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domenica 28 novembre 2010

La seduzione del Sole


Non ho altre parole ora,
se non quelle che il Sole
mi suggerisce.
Teneramente mi ci accosto
con malinconica gioia
e provo a scaldarmi il viso.
Così, mentre attendo,
tra questi cancelli di ferro, lui,
come fosse davvero Apollo
m'abbraccia e mi seduce.
Davanti a me un muro
pronto per essere abbattuto
dalla voglia di vivere.
Trovo nel suo calore
l'energia necessaria
a proseguire queste ore
chiuse tra quattro mura.
Così, mentre il Sole splende,
io mi vedo teneramente
accolta tra le braccia di Dio.

sabato 27 novembre 2010

Bambola di pezza



Abbandonata e stanca.
Nevica polvere
in questa soffitta buia.
A volte è così,
come bambola di pezza,
mi trafiggo
dell'altrui indifferenza.

Passi



Tribolazioni dentro:
il volo che manca,
la gioia che esplode,
la rabbia che tenta.

Nel silenzio di questi passi, ti parlo.
Nel frastuono di questi silenzi, ti osservo.

mercoledì 24 novembre 2010

Se, come, forse, ma

"Sentiero", di Carmelo Valastro

Se, quelle parole fossero mangiabili,
come potrei io non gustarle?

Forse, è solo un attimo di: "non so".

Ma, il mondo che dimentica non è il mio.

Così non mi fermo.
Continuo il sentiero fremente.

domenica 7 novembre 2010

Amo lei:


Nel mentre, Lei ascolta il respiro di neve sciolta,
il rossore di questo foglio che si impregna.

Ascolta il sottosuolo che scalpita per emergere.
Percepisce il dubbio di un "non so, veramente".

Cos'è che ti fa vibrare?

Lei ammira la maturità di questo dipinto che avvolge i nostri vuoti.

Custodisco il segreto d'un amore che si chiama poesia, tento di prendermene cura.

Tra i lumi accesi e quelli spenti, Lei vede, senza spiegazione, qualcosa di più.

venerdì 5 novembre 2010

Nervi scoscesi


Mi fa paura,
mi fa tremare
questa dolcezza.

Colgo premura,
Colgo innocenza.
Colgo tormento.

E poi il momento,
in cui ti guardo
e così mi vedo,

questo momento,
in cui mi guardo
e così ci credo.

E nel tuo sguardo
il vento gelido
e mille foglie.
Si fa l'autunno
e il cuore lo segue,
spero non troppo.

E nel mio sguardo
cerco il tuo fremito
e via le briglie,
ma d'un cuore in calice
il mondo intorno
fa il proprio trotto.

Ed è bizzarro
che proprio i tuoi occhi
mi dicano questo.
Del resto il dolore
è amato e odiato,
dal profondo del gesto.

Le braccia indurite,
le mani gelate,
la voce stanca.
Il volto scoperto
dalla tenerezza,
dalla speranza.

Secondi uccisi,
attimi presi,
nervi scoscesi.

Secondi uccisi,
attimi presi,
nervi tesi.