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sabato 25 dicembre 2021

La Rinascita

nebulosa NGC 729, l'occhio di Dio

Sapete... nella Bibbia non si dà un gran valore ai compleanni. In fondo, basta pensare che il metro di misura dell'uomo è un tempo scandito, mentre quello di Dio è universale, dunque quanto può essere minuscolo il giorno di un compleanno qualunque rispetto all'eternità? La nostra vita è fatta perlopiù da tribolazioni, ma se si impara a vedere oltre, tutto è più semplice e che Gesù sia nato intorno al mese di ottobre (come alcuni studi dicono) o in un altro momento, non è poi così rilevante. È bene sapere che non è nato il 25 dicembre e da dove arriva in realtà questa data, per propria personale conoscenza, ma il senso del Natale non è realmente il festeggiare la nascita di Gesù, secondo me. Certo, nella religione cattolica si, ma la Bibbia non invita a festeggiare la sua nascita, bensì la sua Resurrezione ("Fate questo in memoria di me"). La Vita oltre la Vita, il Sacrificio e la Rinascita, il Riscatto, la possibilità ridonata all'umanità di non morire nel buio totale. Qualcuno si chiederà: "Ma che dice questa?" oppure "Che razza di auguri di Natale sono questi?". In realtà, tutto ciò dà ancora più valore al periodo perché è vero che Gesù non è nato il 25 dicembre ed è pur vero che se vogliamo seguire le Sacre Scritture sarebbe più importante la Pasqua, ma è anche vero che se dal paganesimo al Cristianesimo è stato scelto un giorno a simbolo della Natalità, così come si può scegliere un giorno dell'anno a memoria di qualunque cosa importante, beh... il giorno in sé, potrebbe essere visto come promemoria annuale di quel che in realtà dovrebbe essere un principio universale sempre. Il valore della Nascita, della Vita che è un miracolo anche se è dura, di quanto possiamo ritenerci fortunati rispetto ad altri, di quanto ogni giorno dovremmo essere verso noi stessi e verso gli altri il meglio che possiamo, nei limiti dell'imperfezione umana. Dunque, la mia conclusione è semplicemente questa: siate il meglio che potete essere, Amate con la 'A' maiuscola, rispettate voi stessi e gli altri; amate la Vita e cercate di farlo anche quando è più dura e come disse Bertolt Brecht "bevetene a gran sorsi" perché quando sarà finita "non né avrete avuto abbastanza", ma il giorno di Natale - se volete riflettere su qualcosa - pensate alla sacralità della Vita non vedendola solo come "passaggio" e come la mancanza, il vuoto, che lascia la perdita di qualcuno che su questa Terra avete amato e sempre amerete, bensì all'Eternità che aspetta, al Riscatto, alla Rinascita e alla possibilità ridonata che Gesù e Dio hanno dato all'umanità, di non perdere mai e poi mai la speranza poiché la Vita è un dono e la Vita non è "solo" quel che state vivendo ora. Buon Natale, a tutti voi. 

Lara Aversano


sabato 11 dicembre 2021

Oscar Mariotti: un autore da tenere d'occhio

Oscar Mariotti: un autore da tenere d'occhio, talento, Sole, scrittura creativa

Oggi è una giornata di Sole ed è una di quelle volte in cui non te lo aspetti, spunta fuori e inizia a splendere. Credo dunque che sia la giornata più giusta per presentarvi Oscar Mariotti, un autore emergente dal talento incredibile, da tenere d'occhio, con cui ho il pregio di lavorare da un po'.

Trovare un autore così talentuoso è veramente raro. Oscar, con la sua personalità, la sua profondità, la sua capacità di raccontare i mondi più disparati, il suo stile unico - e io che ho letto parecchi suoi scritti ve lo posso assicurare - tutto ciò, è raro davvero. Ho riconosciuto in lui un talento da seguire, accudire, coccolare, perché è così che si fa quando si trova un Sole. Non ha ancora pubblicato libri al momento, ma lo farà... uh, se lo farà.

Sapete, essere scrittori è una condizione dell'essere, dunque - magari anche qualcuno di voi che legge - sappiate che non aver ancora pubblicato non significa non esserlo. Anzi, quanti "non scrittori" vediamo in libreria e negli store? Certo, può diventare un vero e proprio mestiere con qualcuno che ti appoggia e anche con un bel po' di fortuna, diciamolo, perché ahimè - almeno nel nostro bel Paese - il talento e il merito non bastano.

Ad ogni modo, non vorrei dilungarmi troppo, vi dico solo che per me lui è "Pupil", uno scrittore come "non né leggevo da tempo" e una persona a cui, inevitabilmente, ora sono anche parecchio affezionata. Di seguito, una sua breve presentazione e il piccolo estratto di un suo spettacolare racconto.

Nato a Merano (BZ) nel giugno del '76 e vissuto in Toscana da quando aveva quattro anni, Oscar Mariotti ha iniziato la sua vita parlando solo tedesco. A sentirlo parlare ora però, non si sente affatto! Crescendo in maremma, in un paesino lungo la costa, s'innamora sempre di più della lingua italiana, vivendo di lettura, Sole e salsedine. Vive di Sole e di ombre, un po' come tutti ed accusa il colpo dei lunghi ed umidi inverni all'ombra dei pini secolari. Inizia a scrivere tardi, tra il 2018 e il 2019, spinto dalla voglia dell'avido lettore di cercare il rinnovamento. Non lo sapeva, però, quanto fosse grande, questo suo talento; è restato lì, a lungo nascosto, come se anch'esso fosse restato all'ombra dei pini per un po'.
 
Riguardo all'inizio della sua sua avventura dice:  "Sentivo che le grandi lezioni degli autori del XX° secolo non erano state recepite e ho sentito l'impellenza di scrivere io stesso per provare a interpretarle a modo mio. Senza grandi pretese, ho iniziato a scrivere fino a che - inaspettatamente - una rivista di genere che si chiama "Il Grimorio del Fantastico", ha pubblicato un mio racconto dall'ambientazione fantasy. Ho continuato a cimentarmi nella scrittura cambiando genere e sviluppando uno stile che, benché acerbo, posso ora dire, mi contraddistingue. Mi è stato insegnato, mi è stato fatto capire, perché è importante avere qualcuno che individua "il tuo stile" e ti aiuta a percorrere le strade giuste. Per me è stato così: pochi mesi dopo la pubblicazione ho fatto l'incontro più importante della mia vita artistica e ho cominciato a pensare da scrittore". 
 
Proprio così Oscar, "pensare da scrittore", vivere da scrittore. Prima di tutto iniziando dall'anima.
 
 



Lara Aversano

martedì 4 maggio 2021

Christopher Vogler e “Il viaggio dell’Eroe” (parte 2)

interiorità, messaggero interiore, archetipi

 La scorsa volta ci siamo inoltrati negli archetipi di Christopher Vogler e “Il viaggio dell’eroe”, prendendo in esame il ruolo del Mentore, dell’Alleato e del Guardiano della soglia, per la rubrica “Il racconto e i suoi segreti” (parte 1 nel link). Ora proseguiamo con il Messaggero.

Il Messaggero:

Il Messaggero è un ruolo che può assumere diversi significati. Si pensa, in genere, debba per forza essere un personaggio “in carne e ossa” per dirla semplice, ma in realtà può essere un “qualcuno” o “qualcosa” che porta il protagonista al cambiamento interiore. Certo, può essere un personaggio esterno a quello principale, ma c’è da tenere in considerazione anche questo altro possibile aspetto, molto importante.

Il messaggio, di fatto, può giungere da qualsiasi parte: si può trattare della melodia di una canzone, delle sue parole o di una chiacchierata fatta con un amico; può trattarsi di un discorso sentito da un estraneo, da un film che il protagonista guarda, un libro che legge, un gesto che vede fare da qualcuno per strada. Il messaggio è quel qualcosa che fa scattare nel protagonista un’evoluzione, un cambiamento interiore.

Altra funzione importantissima del messaggero è quello di dare motivazione al nostro protagonista. Facciamo però degli esempi pratici per comprendere meglio i concetti.

Nel primo caso potremmo pensare a una storia del genere e, volendo, basta una frase per esprimere “la chiamata” del protagonista”:

“Ora, come un fulmine a ciel sereno, sapevo cosa fare della mia vita. Avevo solo sedici anni, ma furono proprio quell’attimo infinitesimale e quelle immagini a farmi capire che dovevo cominciare a pensare al mio futuro e, il mio futuro, sarebbe stato l’Oceano.”

Bene, in queste tre righe inventate al momento, è evidente che il messaggero non è un personaggio, ma delle immagini che passano in tv. Il protagonista ha una sorta di illuminazione. Lì inizierà il suo cambiamento e da quel momento in poi in lui si scatenerà la motivazione per raggiungere il suo primo obbiettivo. Un altro esempio potrebbe essere quello del messaggero/ mezzo:

“Aprii la busta completamente bianca domandandomi cosa potesse essere. Ero povero in canna ed ora, davanti a me, trovavo un assegno da un milione di dollari e un numero di telefono.”

La busta, l’assegno e il numero di telefono. Mezzi per dire al protagonista in difficoltà che le cose cambieranno (in meglio o in peggio, nonostante il denaro, non si sa; potrebbe essere l’eredità di un parente sconosciuto o la tentazione di un criminale e, magari, il nostro protagonista si troverà in situazioni spiacevoli o rifiuterà, ritrovandosi magari anche con dei nemici).

Ora diversi esempi di messaggeri “fisici”, con i loro rispettivi messaggi:

“Sei troppo negativo, non si può essere così a diciott’anni, santo cielo. Non saremo mai abbastanza saggi per essere felici davvero, però ci puoi sempre provare. La felicità ha diverse forme e dovresti cominciare a prenderle in considerazione, caro mio.”

In queste righe d’esempio, una persona (amico/a, sorella/fratello ecc. ecc.) dice al protagonista una frase che lo farà riflettere. In sostanza, lo incita a darsi una mossa per provare a raggiungere degli obbiettivi o comunque qualcosa che lo porti alla sua strada e lo renda il più possibile ad essere felice.

“Alma, la tua gente non aspetta altro che te. Se non ti deciderai a prendere in mano la situazione, sarà la fine del nostro regno.”

In questo caso, una principessa, una guerriera, questa Alma che è protagonista della storia, riceve un messaggio da un altro personaggio che la incita a fare qualcosa. Esorta la protagonista ad agire, perché se non lo fa, il suo regno cadrà.

Hai intenzione di stare qui a pensare o prendi in mano quel telefono e ti informi per l’audizione? Forza! Non me ne andrò da qui fino a che non avrai alzato quella cornetta!”

In questa situazione, il messaggero da un po’ la scossa al nostro/ alla nostra protagonista che, evidentemente ha l’obbiettivo di intraprendere una carriera da attore/ attrice (ad esempio), ma probabilmente è titubante, non crede troppo in sé, dunque il messaggero gli suggerisce il passo successivo.

Albert, vai da Grace, prendi gli attrezzi e torna qui. Malcom ci aspetta per definire il piano: fai alla svelta, è meglio non farlo arrabbiare il capo. Abbiamo un colpo da portare a termine.

Questo personaggio dice al protagonista (Albert) quello che deve fare, dunque gli da un messaggio pratico, da parte del capo (Malcom) che lo porterà ad agire e compiere una serie di azioni (sino al presunto “colpo”, qui ovviamente non specificato).

Il messaggero è sempre presente in un modo o nell’altro, solo con generi diversi. Il messaggero di “Pinocchio”, ad esempio, può essere identificato con il grillo parlante che funge da sua coscienza, mentre se pensiamo ad un film, potremmo fare riferimento alla saga dei “Transformers”. Chi è, nel primo film, il messaggero che darà il via a tutto? Bumblebee! Esattamente lui, uno dei migliori amici di Optimus Prime che giunge sgangherato tra le mani di Sam.

Al prossimo articolo con gli archetipi del Mutaforme, dell’Ombra e dell’Imbroglione!

Consigliata la lettura di:
Jung, Campbell, Vogler: l’inconscio collettivo e “L’eroe dai mille volti”

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venerdì 2 aprile 2021

"Fregare il tempo", di Logan Laugelli - Indie Zone

Di seguito il link per leggere la mia recensione all'album di Logan Laugelli "Fregare il tempo", realizzata per Indie Zone. Leggete, ascoltate, non ve ne pentirete.

Logan Laugelli, "Fregare il tempo"


Lara Aversano



martedì 2 marzo 2021

Christopher Vogler e "Il Viaggio dell'Eroe" (1)

christopher vogler

Christopher Vogler e "Il Viaggio dell'Eroe": eccoci a proseguire con la rubrica "Il racconto e i suoi segreti". L'ultima volta, infatti, ci siamo fermati proprio sulla domanda: "E Volger? Chi è? Cosa c'entra con questo percorso di cui stiamo parlando?" Per leggere l'articolo precedente clicca qui.

Christopher Vogler è uno sceneggiatore statunitense, classe '49, ancora in attività. Ha insegnato alla famosissima Università UCLA e a Hollywood ha lavorato anche con la Disney, ma ciò per cui il suo nome spicca anche in letteratura e, in particolare, nello studio della narrativa, è il saggio "The Writer's Journey: Mythic Structure For Writers". Letteralmente il titolo sarebbe traducibile in "Il diario dello scrittore: strutture mitiche per scrittori" ed è stato poi tradotto in italiano con il sopracitato titolo "Il Viaggio dell'Eroe".

Partendo dagli studi di Joseph Campbell, Vogler ha elaborato degli archetipi narrativi e ha racchiuso nel suo saggio, utile al cinema (suo ambito lavorativo) quanto alla scrittura, le principali funzioni degli stessi e la struttura base della loro evoluzione.

Al di là del fondamentale elemento dell'Eroe, protagonista della storia, i sette archetipi individuati dall'autore sono i seguenti:

- il Mentore (o Vecchio Saggio)
- l'Alleato (o gli Alleati)
- il Guardiano della soglia
- il Messaggero
- il Mutaforme (Shapeshifter)
- l'Ombra (Shadow)
- l’Imbroglione (Trickster)

Questi archetipi, va ricordato, non sono ruoli fissi assegnati a un determinato personaggio, ma funzioni che definiscono gli stessi a seconda dei contesti, della storia, dello scopo della nostra narrazione. Un personaggio che in prima battuta ha avuto la funzione di Mentore, può anche essere un Messaggero in altri contesti, così come un Guardiano potrebbe anche fare da Mentore, in alcuni casi.

Il Mentore:

Il Mentore è una figura chiave sia nella narrazione scritta che in quella cinematografica ed è un archetipo estremamente versatile, nelle caratteristiche e per le sue modalità di inserimento nella struttura narrativa. Possono, tra l’altro, esserci più Mentori in una stessa storia, anche se generalmente quello principale è uno e si distingue da altri eventuali.

Se dovessimo pensare a un Mentore della letteratura classica, dovremmo subito volgere lo sguardo alla Divina Commedia. Dante, infatti, ha scelto Virgilio come proprio Mentore nel percorso che deve intraprendere tra Inferno e Purgatorio, per arrivare al Paradiso nel quale però egli non potrà proseguire. Fatto è che Virgilio porta Dante a portevi accedere. Virgilio guida Dante, lo consiglia, gli fa notare cose che da solo non avrebbe notato, gli insegna come muoversi attraverso gli scenari e lo aiuta anche a comprendere molte più cose di sé stesso e del mondo (e dei mondi) che lo circondano.

Questo accade anche in tantissime avventure moderne e così funziona anche per gli altri archetipi. Sempre parlando di mentori, potremmo pensare al personaggio di Silente nella saga di Harry Potter, ad Alfred nelle avventure di Batman, al Grillo Parlante di Pinocchio!

Come dice la parola stessa, il Mentore è una guida, è colui che insegna all'Eroe come dare il meglio di sé; lo aiuta a sciogliere dubbi e paure e lo spinge verso l'avventura (tecnicamente si passa dunque dal mondo ordinario a quello straordinario). L'Eroe, sotto la guida del suo Saggio, inizia ad evolversi, cambia e cresce.

Da precisare, inoltre, è che esistono diversi tipi di Mentore e Volger li suddivide in:

- Mentori interiori
- Mentori caduti
- Mentori comici

Il mentore poi, può essere sia positivo che negativo e ve ne sono diversi esempi in letteratura così come al cinema. Per ciò che concerne i mentori negativi, ci basta pensare a "Animali Fantastici e dove trovarli". Infatti, il controverso personaggio di Creedence si trova ad avere come mentore proprio Percival Graves che, infine, altro non è che il malvagio Grindelwald sotto mentite spoglie. Un altro esempio di mentore negativo, lo troviamo nella famosissima saga di Guerre Stellari con il personaggio di Darth Sidious, guida del ben noto Darth Veder.

L’Alleato

La figura dell’Alleato o degli Alleati è quasi sempre presente in una storia. Amici, personaggi conosciuti dall’Eroe durante la sua avventura, personaggi che lo aiutano anche solo per gentilezza e di passaggio. Il vero alleato però è quello sempre presente o stabile per buona parte della storia. Un esempio di Alleati, richiamando l’amata saga di Harry Potter, sono i due inseparabili amici Hermione e Ron, sempre presenti, ma anche personaggi che troviamo nei diversi libri (e film), quali Sirius Black (padrino di Harry) o più in generale tutti i membri dell’Ordine della Fenice. Altro esempio di alleato è il personaggio di Sam Wilson (Falcon) per Capitan America.

Il Guardiano della Soglia:

Il Guardiano della Soglia mette a prova l’Eroe. Crea uno o più ostacoli per testare la forza e la volontà del protagonista di proseguire, dunque provoca una battuta d’arresto. Non è per nulla detto, però, che questo personaggio sia un nemico. A volte lo può sembrare fortemente, a volte lo è in un primo momento, ma poi si trasforma in Alleato, altre ancora è solo un “muro di prova” oppure potrebbe voler solo essere riconosciuto dall’Eroe per la funzione che ha.

In ogni caso, il Guardiano funge da passaggio tra il mondo ordinario e quello straordinario. Può essere anche interiore, perché come per quello esteriore, sarà sempre un modo con il quale il protagonista si troverà ad affrontare le proprie debolezze, a mettersi in discussione, per poi far emergere ancora più forza. Talvolta, l’Eroe può assorbire i poteri del Guardiano, interiorizzando ed elaborando così, anche fisicamente, le sue stesse difficoltà e trasformandole in qualcosa buono e utile.

Arrivati a questo punto, direi di proseguire con il prossimo articolo e l'approfondimento degli altri archetipi. Non mancate!

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