Le mani che battono
su pelli scure,
tamburi destinati
alla danza rituale.
La velocità
e un'auto da corsa,
la strada che la inghiotte
col suo conducente.
Il sorriso spumeggiante,
infinitamente triste,
di una bambola in tv.
I garofani sul davanzale
stanno soffocando,
stanno per morire.
Due farfalle si posano
sul viso stanco di un padre,
coccolano la sua pelle
ruvida e soddisfatta.
Pensa all'elica
del suo motoscafo,
di quando si sente in pace,
d'estate, ascoltando il sapore
delle spiagge al fiume.
Così la polvere, volatile,
appare luminosa.
Il tappeto si smuove
un poco col vento,
e il soffitto sembra
un sospiro infinito.
L'unghia rovinata,
nemmeno più gli fa male.
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