Pagine

domenica 10 agosto 2014

Assicuratevi alla fune


Il mondo è pieno di dolore, è un dato di fatto. Vediamo tante cose brutte, ne siamo a conoscenza. Si parla di guerre e vittime di conflitti, povertà e malattie; sappiamo che esistono giochi di potere, anche se non sapremo mai in realtà in cosa consistano. Ci sono estremi ed estremismi, violenze di ogni tipo.

I più fortunati di noi, esseri umani, vivono in paesi dove – al di la' di tutto – si può camminare per la strada senza il timore che a un certo punto una sirena dia l'allarme perché sta per arrivare un missile; i più fortunati di noi hanno una casa, cibo, acqua, medicine.

Il dolore però... è talmente tanto diversificato e parte dell'umana natura che a volte ci fa perdere la bussola, ci sentiamo persi, disorientati, ci viene l'angoscia, ci viene da piangere. Anche se abbiamo una casa, anche se abbiamo il privilegio – perché ora lo è – di avere un lavoro.

Le storie degli individui sono tanto diverse e complicate, che non basterebbero sette miliardi di righe per descriverle.

Anoressici, bulimici, gente che muore di fame e malati di obesità. Ipocondriaci, persone con medi problemi di salute, persone con gravi problemi e persone che "non fa molto la differenza" se hanno problemi lievi o gravi, perché basta un'influenza per morire. C'è persino l'autodistruzione; e la distruzione, la punta di coltello dalle mille sfaccettature, che la genera.

Queste mie parole, vi giuro, non sono fatte per deprimervi, anzi. Credo che la consapevolezza riguardo a ciò che ci circonda possa aiutare, ma non sto dicendo "se soffri pensa a chi è in guerra", il concetto non è principalmente questo.

Certo che dobbiamo essere consapevoli di essere fortunati rispetto a molte altre persone, però soffriamo comunque, chi più e chi meno, chi ogni giorno e chi di tanto in tanto e anche se fuori dalla finestra non c'è una guerra in atto. Sarebbe ipocrita dire il contrario no? Le preoccupazioni, lo stress, le paure, ci sono. Ognuno di noi le affronta in modo diverso, ma comunque esistono.

Tante volte penso "non ne vale la pena di star male per questo o quello" ed è vero perché sapete, credo che ci sia talmente tanto caos intorno a noi che almeno per quello che possiamo dovremmo lasciar perdere, passare oltre.

I più fortunati di noi hanno sempre avuto una vita tranquilla e magari hanno sentito il dolore, ma un dolore diverso, più lieve; quello però è il dolore che hanno conosciuto, dunque in ogni caso gli farà male.

Il punto è che è normale sentire sofferenza, di qualsiasi natura sia, ma ciò che più importa è essere consapevoli che siamo noi a doverla combattere, affrontare, risolvere, dentro di noi e, dunque, fuori. Vale per il singolo individuo ma pensate, se ogni essere umano avesse davvero piena coscienza di se - è un'utopia lo so - il caos non esisterebbe; se ogni essere umano dovesse risolvere il proprio dolore interiore, non ci sarebbero conflitti, ne litigi, ne guerre. Il dolore porta dolore.

Almeno coloro che possono, questo è il punto di tutto questo discorso teoricamente senza fine... almeno chi può, non molli la presa. E' una cosa che dico spesso, perché ci tengo. Siate scalatori ed assicurate la vostra anima alla fune, fatelo per voi stessi e per coloro che amate. E non preoccupatevi se ogni tanto vi viene da piangere; piangete, perché le lacrime esistono per un motivo e se qualcuno che amate piange e vi sembra non ci sia un reale motivo, non ditele "ma non c'è motivo, perché piangi?"; avvicinatevi, abbraciate la persona a cui tenete e fatela distrarre, fatela ridere. Amatela. E vi prego, se invece il dolore è troppo forte, non riuscite più a sopportarlo, prende il sopravvento sulle vostre forze, se avete bisogno di aiuto...cercatelo, lasciatevi salvare.

Tutto rinasce, tutto e tutti possono rinascere.

E' quasi un dovere, per noi che siamo i più fortunati, quello di non mollare, di rispettare noi stessi e ciò che abbiamo attorno, le persone che amiamo e le nostre fortune; ed è giusto – non di meno - rispettare coloro che per rinascere avranno un percorso più difficoltoso del nostro. I problemi possono essere tanti e molto diversi tra loro, ma finché saprete affrontare il dolore di petto, finché resterete in sicurezza, attaccati saldamente alla fune della vostra anima, potrete avere la possibilità di risolvere i problemi, di eliminare ciò che vi affligge. Se vi lasciate andare si, lì è finita.

La felicità esiste, credetemi e... non confondetela con una chissà quale perfezione.
Nel mondo in cui viviamo è praticamente impossibile avere una vita senza una preoccupazione, un momento buio o simili, ma questo non significa che non siate felici o che non possiate esserlo. Allora guardatevi attorno, guardatevi allo specchio, assicurate la fune e scalate con decisione il sentiero verso la vostra felicità.

Nessun commento:

Posta un commento