Quando li
ascolti per la prima volta il primo pensiero è "Spaccano di
brutto!" poi procedi nell'ascolto e noti che hanno un sound
unico e una volta preso coscienza di questo rimani affascinato dai
testi e dici: "ma da dove sbucano?". Ebbene, gli
Incomprensibile FC sbucano da Torino, ma il duo fondatore del gruppo
- Ana e Saul (Yuma) - arriva da Cremona. Ana si occupa della parte
elettronica e degli arrangiamenti, Saul delle ritmiche di chitarra;
si aggiungono poi Mario Rossi al basso e Pintus alla chitarra
solista. I testi li scrivono insieme Ana e Saul. La musica degli IFC
unisce rock ed elettronica, con miriadi di sfumature. Ascoltando il
loro EP - "Ora Qui Ovunque Da Nessuna Parte" - potete ritrovarvi a sentire un pezzo come "Voglia di
distruggere" e rendervi conto che in quel pezzo si miscelano un
cantato grunge/rock/punk con chitarre rock pulite e distorte,
dubstep, pischedelia e molto altro. Così come per gli altri pezzi,
un mix esplosivo che loro hanno ribattezzato "Rockstep".
Sono molto lieta di presentarli a chi non dovesse ancora conoscerli e
raccomando a chiunque legga di andare ad approfondire la loro storia,
cominciando ad ascoltare qualche loro pezzo nei link a fondo
articolo (e guardando il video di "Voglia di distruggere", sempre a fondo pagina). Dalla vittoria nel 2012 all'Italia Wave Band per la regione
Piemonte sino alla finale nazionale del Rock Contest 2012; dai tanti
concerti aperti ad artisti nazionali ed internazionali (Jon Spencer
Blues Explosion, Teatro degli Orrori, Linea 77 ecc...) alla vittoria
per la tappa di Torino del Jack On Tour 2014 e nel mezzo molte altre
cose - che andrete a vedere vero? - quali la selezione del gruppo da
parte di Spotify e Bek's per il contest "Spotify Emerge"
nel 2013. Sentiamo ora cosa ci dice Ana:
Allora
Ana, come descriveresti gli Incomprensibile FC a chi non li conosce?
Ciao Lara,
grazie per lo spazio. Li descriverei degli scoppiati che necessitano
di far musica. Scherzi “più o meno” a parte, siamo l’unione di
mondi musicali differenti: rock ’70, electro, dubstep, hiphop e
psichedelia. Mettiamo insieme i generi di musica che ascoltiamo
cercando di mescolarli e dargli una coesione, visto che sono
apparentemente anche molto diversi fra loro. L’idea è mettere
nella musica che facciamo tutto quello che ci piace ascoltare, a
prescindere dal genere. Siamo anime molto diverse a livello musicale
ma forse è proprio questa la cosa valida.
So che
avete fatto molte belle esperienze ed avuto grandi soddisfazioni e so
anche che la vostra principale ambizione è poter continuare a
suonare il più possibile e magari riuscire a farlo sempre e per
lavoro. Qual è l'esperienza che ti ha emozionato di più o che in
qualche modo ti ha lasciato più di altre fino ad ora e per quale
motivo?
Sarebbe una
figata farlo per lavoro, ma la strada è molto difficile. Noi
continuiamo a provarci. Una delle esperienze più belle è stata
sicuramente il concerto allo Stadio Olimpico di Torino, per una
raccolta fondi contro la SLA, insieme a molti artisti italiani e
internazionali. C’erano quasi 6000 persone di fronte a noi, è
stata una cosa unica. Poi il concerto con il Teatro degli Orrori a
Torino. La gente era carica ed ha apprezzato molto. A luglio poi
suoneremo con Salmo, anche quella sarà sicuramente una bella
situazione, essendo uno dei nostri artisti italiani preferiti.
E il
fatto di poter collaborare con EMI Music, Irma Records, Off
Limits/Flat Frog e poi artisti nazionali e internazionali di peso...
immagino che fosse più un'ambizione all'inizio o c'era una certa
sicurezza in quello che stavi facendo...? in qualche modo te lo
aspettavi o non avevi idea che il gruppo potesse avere un riscontro
simile?
Non ne avevo
idea. Ho sempre fatto musica perché non posso farne a meno. Poi se i
risultati arrivano siamo contenti. Ho sempre creduto in tutti i
progetti che ho portato avanti negli anni, diciamo che ho sempre
cercato di fare le cose al meglio, l’attitudine è quella. Poi
boh... Come diceva ALI G: “Non cazzeggiamo!”
L'album
appena uscito è composto da quattro pezzi esplosivi: una sorta di
"scossa" per il pubblico a cui seguirà un album composto
da più tracce? Già che ci siamo: prossimi impegni e date?
L’11
luglio siamo a Ferrara al Reload Festival. Poi, come ti dicevo,
suoneremo con Salmo il 15 Luglio al GruVillage di Torino. Poi
Cagliari e Arezzo durante l’estate, per dei festival. Nel frattempo
stiamo anche registrando il disco d’esordio che si chiamerà
“Superfast Nonstop” e uscirà a novembre. Rispetto all’ep ci
sarà un po’ più di rap e di psichedelia. Ci piace parecchio
chiuderci in studio a registrare. Viaggioni interspaziali.
Che
colore sceglieresti per illustrare la musica degli IFC e perché?
Sono
daltonico! Davvero non per finta! Comunque direi rosso o arancione,
ma non saprei dirti il perché.
A quanti
anni hai cominciato ad avvicinarti alla musica? hai capito subito che
il tuo desiderio era percorrere questa strada?
Mia madre
già mi faceva ascoltare i Beatles e i cantautori italiani a 10 anni.
A 13 ho preso qualche lezione di pianoforte. Poi mi sono infognato
con l’hiphop. Ma ho cominciato a suonare in un gruppo solo quando
ho iniziato ad ascoltare punk, verso i 18. Mi ha folgorato. E ho
iniziato a suonare la batteria in un gruppo punk/hardcore melodico, i
"Marysun!Nicotina", con cui abbiamo suonato in giro per un bel po’.
Ho capito pian piano che quella era la mia strada. E da li non ho più
smesso di far musica, passando da progetti hip hop a cose più bossa
o funky fino agli Incomprensibile FC.
Ecco a
proposito: so che prima di trasferirti a Torino hai appunto suonato
per anni nei "Marysun!Nicotina", stavo proprio per
chiedertelo. Un gruppo punk storico per il cremonese e non solo. Cosa
ti manca di più di quel fanstastico progetto? e prevedi possa
esserci una reunion? (nel frattempo nella mia testa risuona "Jhonny"
- pezzo storico dei "Marysun! Nicotina", ndr)
Mi manca il
fatto che eravamo 4 cazzoni e che ci siamo divertiti un sacco!!
Magari la reunion! sarebbe spettacolare riuscire a farla. Ci abbiamo
anche provato un paio d’anni fa, ricominciando a fare le prove dei
pezzi. Ma essendo in città diverse, alla lunga non siamo riusciti a
portare a termine l’impresa. La "presa bene" comunque c’è
da parte di tutti. Sono sicuro che ci riproveremo.
Ultima
domanda, abbastanza rituale per me. Dimmi tu la prima cosa che ti
viene in mente per concludere.
Presa Bene =
Meno Presa Male. E’ il nostro motto! Ciao Lara e grazie mille per
l’intervista!
Grazie a
te Ana, sei una forza. Siete una forza, una rivelazione per me e non
solo. Vi auguro tutto il meglio possibile, perché ve lo meritate
davvero alla grande.
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