domenica 28 agosto 2022

Vetro

vetro, viso sul vetro, mani sul vetro

È come essere in un'enorme stanza bianca, completamente bianca, tanto da accecare ed è come essere divisi da un vetro, senza avere nulla a disposizione per romperlo e "raggiungersi". Quel vetro è lì per un motivo, ma tu sai che basterebbe un centimetro e le tue mani si intreccerebbero a quelle della persona che ami. Padre, madre, fratello, sorella, amico, amica, l'innamorato o innamorata; tutto l'amore che c'è, in sostanza. E che vuoi fare? Batti i pugni, cerchi in qualche modo di spaccare lo stesso il vetro, a costo di farti male, a costo di tagliarti la pelle. Dall'altra parte, a volte, la persona che vorresti abbracciare o riabbracciare è lì che sbraita e lotta con te. A volte siete come una cosa sola, a volte avete metodi e dimensioni diverse. A volte, sei solo tu a battere i pugni, i palmi, il cuore. Il fatto è che in ogni caso, il tuo istinto di sopravvivenza ti dice di respirare, di riempirti i polmoni di vita più che puoi e quindi, per quanto il vetro sia resistente o per quanto a volte la persona di fronte a te non lotti, a volte per un motivo e a volte per quello opposto, tu accetterai la sfida, perché alla Vita non si rinuncia.