domenica 18 gennaio 2015

Rossodannata: un nuovo progetto. Intimamente rosso, intimamente d'annata



Rossodannata. Un nuovo progetto musicale che ha preso il via dall'incontro tra due vecchi amici. Russu, membro fondatore dei punk rocker Totale Apatia e Dade, primo chitarrista della Hardcore band Nettezza Umana attualmente parte del progetto CDU (Cansòn de Usteria). Nel 2014 i due si ritrovano dopo essersi persi di vista dai primi anni del 2000 e nasce qualcosa di totalmente diverso da quanto entrambi fanno solitamente. Si tratta in questo caso di musica cantautorale intesa nel più ampio senso del termine; si mischiano le influenze punk rock care ad entrambi a musica e testi più riflessivi e meno impulsivi. Rossodannata... il nome del progetto suggerisce il calore di un gruppo di amici e il senso di libertà delle origini rock. Mi incuriosisce, perché conosco le imprese dei due fondatori e perché, conoscendo gli ottimi precedenti e sapendo che si parla di qualcosa di molto diverso, di un progetto nuovo sotto tutti gli aspetti, c'è molto da scoprire. Un giorno Russu e Dade si trovano con un po' di idee, bozze di canzoni che sarebbero rimaste sole e chiuse in un cassetto e cominciano a lavorarci; sentiamo da loro però, che cosa stanno combinando davvero:

Russu, Dade, avete origini musicali molto diverse da quanto state facendo ora; a quanto mi avete accennato il progetto è... cantautorale. Spiegateci meglio cosa state combinando... Quali sono le influenze musicali?

R: Ciao Lara, grazie per l’interessamento. Il progetto Rossodannata ha preso vita solamente qualche mese fa... per quanto mi riguarda venivo da un anno in cui mi ero già affacciato al panorama acustico, anche se sempre in chiave punk rock, proponendo cover di gruppi che mi avevano “formato”... da li la necessità , come capita da anni con i Totale Apatia, di scrivere e proporre pezzi originali... L’incontro con il Dade è avvenuto proprio durante una serata in cui suonavo con questo precedente progetto di cover; dopo anni che non ci si vedeva si sentiva nell'aria l’intento comune di proporre qualcosa di originale in questa versione acustica ci ha di fatto “riunito”, dando vita così a questo progetto cantautorale nel quale si raccontano storie e visioni personali di vita quotidiana su musica da noi composta. Le influenze che animano me in questo progetto vanno ricercate nella scena italiana di fine anni sessanta e settanta nella quale, in concomitanza coi movimenti politici e culturali del periodo, si diffuse ancora di più l'utilizzo della canzone da parte di alcuni cantautori per scopi politici e sociali. Per citarti alcuni nomi : De Gregori, Guccini, Rino Gaetano, Franco Battiato, Ivan Graziani e, a livello mondiale ovviamente Bob Dylan, anche se più vicini al mio modo di scrivere e di contenuti sono senz’altro i cantautori venuti dopo, quelli che ho potuto “vivere” anagraficamente parlando e che nei primi anni '80 hanno adattato la canzone d’autore a stili quali il Punk, lo Ska, il Rap , il Rock. Il primo Vasco Rossi, Alberto Camerini, Ruggeri, Jovanotti, Ligabue... e quelli che negli anni ' 90 hanno scelto invece una visuale più intimista che “socio-politica”. Dando uno sguardo ai giorni nostri potrei poi citarti grandi autori quali Davide Toffolo, Bugo, Pierpaolo Capovilla, Paolo Benvegnù, Giovanni Lindo Ferretti, Vasco Brondi, Edda...
D: Aggiungo come influenze musicali Vinicio Capossela, la Dixie e la musica classica. Bach, Mozart, Brahms ed Haendel per la maggiore. L'incontro con Russu è stato fortuito e provvidenziale per quanto mi riguarda, staccarmi da ciò che suono usualmente per suonare ed arrangiare brani grezzi che non siano stati pensati da me mi ha dato modo di alimentare (mea culpa) la mia megalomania compositiva. Lo reputo anche un'esercizio di stile se posso azzardare. Intendo: mettere in pratica quanto studiato fino ad ora e sottoporlo al giudizio di chi ha pensato e scritto quella canzone a prescindere dal genere nella quale verrà poi incanalata.

I testi. Avete reso noto che si tratta di testi un tempo chiusi nel cassetto e ripresi in mano per questo progetto. Quel che mi chiedo è: c'è un'idea comune, un filo conduttore, una volontà precisa, dietro a questi pezzi?

R: I testi che ho proposto io non danno troppo spazio a fantasie, sogni e utopie... e non sono nemmeno da troppo tempo chiusi in un cassetto in realtà. Direi che fotografano bene il mio ultimo anno di vita e in generale rivelano sentimenti che difficilmente riuscirei ad esternare diversamente. Come mia abitudine, un album nuovo è un po’ come aprire a caso una pagina di un diario personale e decidere di renderla pubblica.
D: Sono canzoni che parlano di vita quotidiana, di esperienze e probabilmente sottolineano un nuovo punto di vista o ne supportano uno. Personalmete non do troppo peso alle parole a meno che non sia io scriverle, vedo la voce come uno strumento ma mi piace pensarla così, un raccontare pezzi di vita... che sia stata vissuta o della quale vorremmo essere partecipi.

Ora a quanto so state registrando e lancerete ufficialmente il progetto con un primo ep giusto? e poi passerete ai live naturalmente. Cosa dobbiamo aspettarci?

R: Di norma, ci si incontra le prime volte, si tirano fuori le idee, si provano i brani all’infinito e poi si va a registrare. Nel nostro caso siamo partiti all’inverso! Grazie alle capacità del Dade con Logic ci siamo subito messi a registrare nel suo studio, a casa sua, a Soresina. L’idea era di un ep autoprodotto da usare come biglietto da visita... poi, una volta mixato il tutto al Phoenix Studio di Castelmella da Emilio Rossi, ci siamo resi conto che anche se i pezzi sono pochi (cinque più una ghost track) la durata effettiva è quella di un Album e non di un EP. Lo abbiamo intitolato “Oggi, Domenica”. Presenteremo il tutto con un primo evento alla Taverna delle Fate Ignoranti, a Quinzano d’Oglio (Bs, ndr), il 21 febbraio 2015 e da li si svilupperà poi un fitto calendario di date fino a questa primavera.
D: E' quello che ci chiediamo anche noi... ah ah ah ah

Russu, sei sempre stato un ottimo autore di testi, parlando ovviamente del tuo progetto con i Totale Apatia. I testi dei Totale Apatia non sono testi punk, nella maggior parte dei casi, sono testi che, secondo me, hanno in se un'impronta da cantautore, ma l'approccio in questo progetto qual è? scrivi i testi con la stessa lente, con la stessa visione con cui nascono i testi di un gruppo meticcio come i Totale o c'è qualcosa di diverso, un lato nascosto, se così lo vogliamo chiamare, che emerge qui, in Rossodannata?

R: Grazie! L’approccio con il quale scrivo è sempre più o meno lo stesso, da sempre... solo che , diversamente dal punk rock dei Totale Apatia, dove trovano spazio testi più morbidi e lessicalmente meno ricercati, a volte scanzonati come suggerisce la musica di fondo e forse più comunemente “volgari”, nei Rossodannata prevalgono testi più riflessivi, un po’ più impermeabili e ancora più personali, che si sposano sicuramente meglio con la versione semi-acustica e più intimista di questo progetto.
D: Si, un paio di testi li ho scritti io, uno, quello un po' più serio, "Ventricoli del Cuore" l'ho scritto come sfogo, avevo bisogno di qualcuno che mi ascoltasse ma c'era solo la bottiglia di Cabernet, che tra l'altro non dava segni di vita se non alcoolica; mi sono di conseguenza ritrovato a riflettere sul tempo che scorre e sul passato, sul futuro, sulle persone insomma, ero tra le mie nuvole. "Angelina" è uscita di botto, forse dedicata in qualche modo al nostro Russu che dopo aver visto un live dei Cansòn de Usteria, l'altro mio progetto, ha sottolineato il divertimento che ha provato nell'ascoltare alcune serenate che proponiamo, leggere e di facile ascolto. Ho cercato di ricreare quell'atmosfera.

Avete creato da poco una pagina fb dedicata al progetto. Due cose mi hannno subito colpito: la prima è la copertina di quello che sarà l'album. Una mano, una grezza mano che però, molto delicatamente accenna il simbolo per eccellenza di "rock 'n roll" e allo stesso tempo, cruda, sanguina per le spine di una dolce e intensa rosa rossa. Prima di tutto ci terrei a fare i miei pubblici complimenti all'autore dell'opera, Mattia Brena, ma al di la' di questo... continuiamo... Rosso, la scritta sopra, Dannata, la scritta sotto. Mi ha colpito molto e mi piacerebbe sapere qual è, per voi, il significato di quella copertina. La seconda cosa che mi ha colpito è l'immagine, con logo Rossodannata, scattata da Claudia Monterenzi e che ha elementi, per me, impossibili da non notare. Un divano, un mazzo di rose rosse e nere intrecciate, una chitarra a sinistra e un bicchiere di vino rosso a terra. Anche qui, quel che percepisco io è molto, ma voi? cosa vedete in questa immagine che avete scelto come primo segno identificativo del progetto insieme alla copertina...?

R: Partiamo con i ringraziamenti! Mattia Brena ci sta curando l’artwork del CD. L’immagine di profilo della pagina Facebook sarà, a parte piccoli cambiamenti, anche la copertina dell'album appunto. Il nome "Rossodannata" è nato semplicemente perché ad ogni prova beviamo sempre una buona bottiglia di vino rosso; dopo due bicchieri ci è venuta l’idea di scriverlo tutto attaccato, potendolo così interpretare anche come due parole distinte: “Rosso” e “dannata”. Il colore rosso per la passione che da sempre ci mettiamo e che a volte ci procura anche delle ferite che curiamo con la forza del rock... da qui le spine, la rosa e le corna. Claudia Monterenzi! La foto che ci identifica per ora sulla pagina è quella del set che avevamo scelto per fare degli scatti nello studio Montani a Verolavecchia (Bs – ndr). Il divano, la lampada accesa, la luce soffusa... danno un senso di distensione, rilassatezza e quiete a cui si aggiungono la familiarità di una chitarra e di un bicchiere di vino rosso, che possono rivelare il modo in cui ci siamo ritrovati io e Dade dopo tutti questi anni.
D: E' intimo, personale ma vuole anche farsi sentire, quella chitarra che ti fa compagnia in solitudine o accompagna le serate con gli amici e per quanto riguarda il vino beh, son tutte proteine, quasi un pasto completo ah ah.

Ok, per ora ci avete spiegato "cosa state combinando". Ora la domanda è: cosa combinerete? eventi, live, progetti per la crescita di questo nuovo duo? a cosa state pensando e cosa farete prossimamente?

R: A breve realizzeremo il videoclip del primo singolo scelto, vale a dire “La nave” che vorremmo mettere online il 9 febbraio in modo da promuoverlo in tempo per le prime date live. Partiremo da Quinzano il 21 febbraio e porteremo in giro per il centro e nord Italia i nostri brani più alcune cover punk riarrangiate a nostro modo, fino almeno a questa primavera; così poi entrambi possiamo tornare a dedicarci rispettivamente ai Totale apatia (nuovo album e nuovo tour) e ai Cansòn de Usteria. Speriamo comunque che questa sia solo la prima tappa di una continua futura collaborazione e che non passino poi altri dieci anni prima di ritrovarsi!
D: Magari un'altro disco...

Ultime parole per chiudere. Dite voi qualcosa, qualsiasi cosa vi passi per la testa.

R: Per restare anche in tema Totale... da “Penombra”: “I MATTI SIETE VOIIIIIIII!!!!!!”. Ciao Lara, grazie a te e al Cammino per questa chiacchierata!

Buon tutto ragazzi e come sempre, spaccate!

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