mercoledì 13 giugno 2018

La storia di "Over the Rainbow"


"Oltre l'arcobaleno", "Over the Rainbow", nota anche con il titolo di "Somewhere Over the Rainbow" è una canzone di Harold Arlen, considerato tra i più grandi compositori del suo genere nel ventesimo secolo. Sono tante le composizioni che ha scritto, ma certamente "Over the Rainbow" è una delle più note. È stata scritta a metà degli anni trenta, quando Arlen si sposò e passò molto tempo in California scrivendo per i musical di Hollywood. In quegli anni iniziò la sua collaborazione con il paroliere Yip Garburg e nel '38 vennero chiamati dalla Metro-Goldwin-Mayer per comporre le canzoni per "Il Mago di Oz". Tra queste, anche la magica "Over the Rainbow" che valse loro l'Accademy Award per la migliore canzone originale. Fu Judy Garland (attrice, cantante e ballerina statunitense) che interpretò il ruolo della protagonista (Dorothy Gale). Questo pezzo ha sempre avuto un enorme successo e non c'è da stupirsi d'altronde. Nel 1981, questo brano ha vinto il Grammy Hall of Fame Award e miriadi sono gli interpreti che l'hanno riproposta dagli anni della sua nascita ad oggi (si contano circa 650 cover/arrangiamenti da altrettanti artisti di generi anche completamente diversi tra loro). Una nota da segnalare è che il pezzo presenta una spiccata somiglianza con l'intermezzo noto come "Il sogno di Ratcliff" di Pietro Mascagni (1895). Di seguito la versione originale e fiabesca interpretata da Judy Garland e la dolcissima versione del 1993 di Israel Kamakawiwo'ole (musicista statunitense nativo delle Hawaii) con traduzione dell'eccezionale testo.



"Da qualche parte, al di là dell'arcobaleno,
c'è un posto di cui ho sentito parlare, 
una volta, in una ninna nanna.
Da qualche parte oltre l'arcobaleno,
volano uccelli blu e i sogni che fai,
i sogni, diventano davvero realtà.
Un giorno o l'altro esprimerò un desiderio s'una stella
e mi sveglierò dove le nuvole già saranno lontane dietro di me.
Un luogo dove i problemi si sciolgono come gocce di limone.
Ecco dove mi troverai.
Da qualche parte, sopra l'arcobaleno, volano uccelli blu
e i sogni che hai il coraggio di fare, diventano realtà.
Perchè? perché io non posso?  [volare come loro].
Vedo verdi alberi ed anche rose rosse
che sbocciano per me e per te.
E penso tra me e me: "Che meravigioso mondo".
Vedo cieli blu e bianche nuvole,
la luminosità del giorno, mi piace la notte
e penso tra me e me: "Che meraviglioso mondo",
I colori dell'arcobaleno, così belli nel cielo,
sono anche sui volti di quelli che passano.
Vedo amici stringermi le mani dicendo: "Come fai?";
dicono davvero, che io ti amo.
Sento i bambini piangere e li guardo crescere:
impareranno molto più di quanto noi sapremo.
E penso tra me e me: "Che meraviglioso mondo".
Un giorno esprimerò un desiderio s'una stella:
svegliati dove le nuvole sono lontane dietro di me,
dove i problemi si sciolgono come gocce di limone,
(molto) in alto sopra la cima del comignolo.
E' lì che mi troverai.
Da qualche parte oltre l'arcobaleno, molto in alto,
(dove) il sogno che hai il coraggio di fare (diventa realtà).
Perché? Oh, perché io non posso?"

1 commento:

  1. Una delle mie poesie cantate preferite.
    Il testo è un qualcosa di magnifico... sembra quasi una preghiera, un ringraziamento per la bellezza del mondo.
    Grazie per avermi fatto scoprire qualcosa in più riguardo le origini di questo brano!

    RispondiElimina