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domenica 28 agosto 2022

Vetro

vetro, viso sul vetro, mani sul vetro

È come essere in un'enorme stanza bianca, completamente bianca, tanto da accecare ed è come essere divisi da un vetro, senza avere nulla a disposizione per romperlo e "raggiungersi". Quel vetro è lì per un motivo, ma tu sai che basterebbe un centimetro e le tue mani si intreccerebbero a quelle della persona che ami. Padre, madre, fratello, sorella, amico, amica, l'innamorato o innamorata; tutto l'amore che c'è, in sostanza. E che vuoi fare? Batti i pugni, cerchi in qualche modo di spaccare lo stesso il vetro, a costo di farti male, a costo di tagliarti la pelle. Dall'altra parte, a volte, la persona che vorresti abbracciare o riabbracciare è lì che sbraita e lotta con te. A volte siete come una cosa sola, a volte avete metodi e dimensioni diverse. A volte, sei solo tu a battere i pugni, i palmi, il cuore. Il fatto è che in ogni caso, il tuo istinto di sopravvivenza ti dice di respirare, di riempirti i polmoni di vita più che puoi e quindi, per quanto il vetro sia resistente o per quanto a volte la persona di fronte a te non lotti, a volte per un motivo e a volte per quello opposto, tu accetterai la sfida, perché alla Vita non si rinuncia.

venerdì 13 aprile 2012

Oggi


Un volto di fiamme dolose, io vedo,
luci distorte, forzature senz' arte, 
cuori di pietra in sintetici fiumi di sassi,
rovente ambizione di potere,
come una dea crespa che si sfalda, 
a pezzi, ovunque cresce come zizzania.
Eppur ci sono cristalli di fuoco
che interperie non temono,
focolari caldi che alla vista e all'olfatto
riparano dal vento freddo
di questo strano aprile.
E quando il doloso volto fa tremare,
basteranno i nostri occhi a renderlo inerme.
Fuocherelli di plastica, si spegneranno prima o poi, 
le menti aberranti, alla ricerca di inesistenti e insensati
modi per turbare la bellezza d'ogni cosa,
non dureranno in eterno.
Solo capolavori per il nostro mondo,
questo è il sogno in ogni sguardo onesto.
Incendiari e piromani d'anime,
il fuoco vostro vuoto, 
vi avvolgerà da dentro prima o poi.

sabato 10 dicembre 2011

Parole per tutti, per qualcuno, per nessuno


Quando ti senti vuoto, quando ti sembra che le tue fatiche non servano a nulla, quando hai perso un amico perché non ha avuto la forza di affrontare la vita, quando il tuo talento è soffocato dalle tribolazioni.

Se ti senti all'improvviso solo, all'improvviso perso, all'improvviso sfiduciato. Se hai paura per il futuro, se temi per i tuoi figli, per te stesso, per i tuoi fratelli. Se sei angosciato perché non vedi giustizia, se hai il cuore in gola perché "così proprio non è giusto".

Vedi il mondo che gira in un verso e gran parte dell'umanità andare nel verso opposto; vedi persone che non capiscono e che se capiscono poco gli importa.

Se sai di avere forza, ma a volte ti senti in gabbia, se hai tutte le qualità per volare ma gli orizzonti ti sembrano spesso troppo lontani da raggiungere; se ti viene da piangere, se hai voglia di urlare, se hai voglia di prendere a calci "chi sai tu"... 

Pensaci bene, siamo esseri umani, a volte capita, anche spesso, di vedere tutto nero; a volte poi è tutto nero davvero, ma parti dal presupposto che i colori esistono e sono tanti. E' vero, ci sono cose ingiuste, preoccupazioni, problemi, delusioni. Ci sono momenti in cui non sai che fare per starti vicino e per stare vicino alle persone che ami perché sembra sempre di non fare abbastanza; ma le cose in cui crediamo, per cui sudiamo, le persone che adoriamo, a cui vogliamo bene, le nostre passioni, i nostri sogni, le speranze, vanno al di la' di tutto.

Vanno oltre chi non comprende, vanno oltre i periodi no, oltre alla nostra stessa malinconia.

E il tuo bambino che si sveglia la mattina cercando  la tua mano, la tua bambina che gioca e cerca il tuo sguardo d'approvazione o comunque tutto ciò che seminiamo e raccoglieremo; l'unione con la donna della tua vita o con l'uomo della tua vita e quei pochi veri amici che hai.

La tua voglia di fare, la tua capacità di sorridere di fronte a certe cose, il saper ridere in se perché ancora lo sai fare e la grinta che in fondo tutti possiamo avere se davvero lo vogliamo. 

Lo so che stai sentendo, chiunque tu sia, quello che dico e se stai male è normale; è un momento, passerà. Magari sei arrabbiato, deluso o addirittura sei tentato dal voler rinunciare a lottare, ma passerà. E' dura, siamo nel caos, tutti quanti.

"Eh sapessi" potresti dirmi "che problemi ho io oltre a quelli di cui parli...", ma lo so, lo so bene ahimè, ma ciò che da' la forza di andare avanti anche nei momenti più scuri, è proprio la consapevolezza che non c'è buio che tenga alla potenza della luce e che ci voglia del tempo, in certi casi più in altri meno, questo si sa, ma poi le cose si sistemano.

Io so che se continuerai a crederci ce la farai perché la felicità esiste, non  pensare sia un'utopia.

Questo è solo ciò che penso, parole rivolte a tutti, a qualcuno, a nessuno, ma se per caso le stai leggendo e ti ci ritrovi, fai come me ora e se ti va, pensaci su...

giovedì 10 marzo 2011

Che non giunga la morte:


Il respiro è di piombo su queste linee nere carbone.
L'impotenza è giunta in fronte ai più giusti;
siano pietrificati dalle loro menzogne,
coloro che fanno di se il tutto e del tutto il nulla.

Le spalle fanno male, troppo peso, troppa fame.
Le mani fanno male, troppo odio, troppe brame.
Il respiro è affannato su queste vie di stenti.

Un tempo erano lamenti, ora è la rovina.
"Bambini non piangete, tutto passerà".
"Ragazzi, lottate, o la morte giungerà".