L’ultima volta che ho trattato della storia del cinema
eravamo rimasti intorno agli anni trenta. Alla parte 6 di una rubrica lasciata
ferma per un po’. Bene, allora riprendiamo. L’ultima cosa di cui avevo scritto
riguardava Hawks, il padre di Scarface (1932).
Frank Capra |
Più o meno nello stesso periodo, a pellicole come
questo spettacolare film, si affiancavano produzioni più commerciali, commedie
e tanti musical; il che in America fu sinonimo di sempre maggior impegno nella
realizzazione di scenografie elaboratissime, scintillanti, davanti alle quali
si esibivano ballerini, cantanti e attori del genere. Fu Frank Capra il maggior
esponente della commedia e del dramma sentimentale degli anni Trenta in
America. Le sue commedie di costume trattavano aspetti della quotidianità con
particolare sensibilità e gusto e questo lo rese un autore apprezzato anche all’estero.
Se da una parte il genere era limitato dalla forma, il suo stile scorrevole,
l’umorismo sottile e in generale il modo in cui i fatti erano trattati, davano
allo stesso la possibilità di arrivare ad un pubblico ampio, dalle persone
comuni ai critici. Andando avanti nelle produzioni, toccò argomenti anche più
riflessivi, sempre al passo con la regola dell’insegnare divertendo. La sua
ispirazione però era costituita principalmente dai fatti storici di quel tempo
e si esaurì con l’esaurirsi delle conquiste sociali e con lo sciogliersi di
stimoli ideali che erano quotidianità nell’America del Presidente Roosevelt. Dalla
fine degli anni Venti e per tutto il decennio degli anni Trenta, dunque, il
Musical si evolve e diviene un genere di riferimento per le persone che hanno un
profondo bisogno di evasione.
Ginger e Fred |
Dopo Frank Capra i più
grandi furono Florenz Ziegfield, che fu un maestro anche per gli autori degli
anni successivi e i più noti Fred Astaire e Ginger Rogers che con i loro film
sono certamente i più ricordati tuttora per le meravigliose scene di danza,
create con precisione matematica visto il contesto cinematografico e con l’utilizzo
di tecniche di movimento della cinecamera, velocissimi cambi di scenografie,
angolazioni particolari scelte per sottolineare ogni dettaglio del ballo e la
perfetta sincronia da video e suono. Ci fu poi un periodo di maggior staticità
per il musical, durante gli anni Quaranta, ma negli anni Cinquanta il cinema
del divertimento riprese ad essere molto popolare e diversi furono gli autori e
le opere di successo.
Oltre al musical, un
altro tipo di cinema commedia era quello dei fratelli Marx, ad esempio. La loro
era una commedia sofisticata, che nasceva da spunti totalmente diversi, caratterizzati
da un umorismo inconsueto per gli anni in cui erano. Le scene erano basate sull’assurdo,
si impegnavano di grottesco. Le rigide regole del musical venivano qui smontate
e non era la spettacolarità il fulcro dei film. I cardini erano l’ironia e la
volontà di alterare la realtà e distorcere le regole della commedia che fino a
quel momento erano state seguite con il musical. Il loro approccio era per
certi versi molto simile a quello dei surrealisti e la successione di scene esilaranti
e assurde si intrecciava alla volontà di creare una storia che potesse
sostanzialmente unire i non – sense l’uno all’altro, capovolgendo la
razionalità.