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domenica 3 marzo 2013

Children Shine

Children Shine - Il cammino - Lara Aversano

I bambini si stanno arrampicando,
cercano in mezzo alla terra, tra le rocce,
su per la cima, in pericolo costante direbbero alcuni.

I bambini sono arrivati, mangiano fragole
e giocano con l'acqua del fiume, è trasparente, bella:
prendono i pesci con le mani, odorano fiori.

I bambini stanno correndo verso un'altra cima,
ancora più alta: c'è una grotta grande e lunga,
porta alla luce del Sole.


lunedì 18 aprile 2011

Diritti al bivio


Che tempo era, quello in cui si correva nei campi di grano a spigolare; che tempo era, il tempo del Sole che bastava a farci giocare, bastavano le ombre, bastavano le nuvole, bastavano le foglie.

Che tempo era, quello in cui la sera se non leggevi la favola al tuo bambino eri proprio strano; che tempo bello era, quello in cui vedevi un ragazzino immerso tra le righe di un romanzo coi pantaloncini corti pezzati, seduto sul marciapiede del paese, o una bimba correre in mezzo al prato senza scarpe, coi piedi impolverati e felici; che divino tempo era, quello delle donne al fiume... bello il fiume...  E le miserie erano ricchezze e ciò che la ricchezza sembrava poter dare lo ha tolto.
 
Passate epoche e anni e generazioni, dai campi di grano ai disegni per saltellare sull'asfalto... che bello era divertirsi con un sasso rosso e pochi amici; chi lo chiamava "mondo", chi "sette" e che ne so, ma bastava poco, era un bel gioco, proprio un bel gioco.

Che bello era correre nel cortile della scuola, giocare a nascondino, a lupo, un due tre stella ed essere contenti dell'autunno perché c'erano mucchi di foglie arancio rosse in cui saltare. E la sera stavi con mamma e papà, chi giocava, chi scriveva, chi guardava i cartoni animati.
 
Che bello è vedere i bambini ridere, vederli crescere, spensierati, almeno fino a che, ancora fanciulli, il mondo non li vuole cresciuti...

Che bello vederli ragazzi e pronti a difendere il proprio destino. Che triste, invece, vedere chi si fa portare via dal vanto e dal semplicismo diffuso ... e gli altri qui sopra che se li stanno li a guardare senza parole e che a farli scegliere preferirebbero non dover lottare per qualcosa che dovrebbe essere già loro...

Che bello poterti dire "sei al sicuro figlio mio"... se si potesse, se si potesse, figlio mio.

giovedì 10 marzo 2011

Che non giunga la morte:


Il respiro è di piombo su queste linee nere carbone.
L'impotenza è giunta in fronte ai più giusti;
siano pietrificati dalle loro menzogne,
coloro che fanno di se il tutto e del tutto il nulla.

Le spalle fanno male, troppo peso, troppa fame.
Le mani fanno male, troppo odio, troppe brame.
Il respiro è affannato su queste vie di stenti.

Un tempo erano lamenti, ora è la rovina.
"Bambini non piangete, tutto passerà".
"Ragazzi, lottate, o la morte giungerà".