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lunedì 26 dicembre 2022

Al moro di una terra

 

donna, terra, fiori, il viso di una donna che nasce dalla terra

Ma vale, questo, una fiamma spenta? Dovremmo cercare, ogni tanto, di guardare l'orizzonte sul serio, fisicamente. Che le linee di una luce si spostano veloci, che il tempo scandito è un'enorme bugia e la più terribile realtà. Lasciamo la stazza, pensiamo alla grandezza. Che l'infinito è ovunque, pure qua. Lasciamo le occhiaie da parte, sgraniamo gli occhi all'essenziale. Al moro di una terra, al volo di una perla, al timbro di una pancia, al vento oltre la stanza.

giovedì 14 novembre 2013

Sempreverde


Tu che delle bacche di ginepro conosci l'acre sapore, ma t' accorgi anche che aghiforme ti guarda, sempreverde, aspettando i suoi fiori. Tu che desideri comunicare al mondo, che un po' lo ami e un po' lo temi. E ancora tu, che con granelli di sabbia e pietruzze tra le mani, osservi i colori e ti chiedi che uomini strani sono coloro che questa stessa purezza non notano neppure. Tu che nel cielo nuvoloso noti il normale grigiore, ma già vedi il Sole pronto a zampillare, fuori ed oltre, le nubi lacrimose. Tu, che ami luce e calore e nei battiti del cuore di coloro che ami trovi tutto ciò che ti rende vivo.

domenica 3 marzo 2013

Children Shine

Children Shine - Il cammino - Lara Aversano

I bambini si stanno arrampicando,
cercano in mezzo alla terra, tra le rocce,
su per la cima, in pericolo costante direbbero alcuni.

I bambini sono arrivati, mangiano fragole
e giocano con l'acqua del fiume, è trasparente, bella:
prendono i pesci con le mani, odorano fiori.

I bambini stanno correndo verso un'altra cima,
ancora più alta: c'è una grotta grande e lunga,
porta alla luce del Sole.


martedì 5 luglio 2011

Donna poesia


È blu elettrico, sussurro di beatitudine, stranezza del falco più bizzarro, il lungometraggio senza fine che ti avvolge, la pioggia e il sereno in una stanza; è aria fatta dei veli che indossa, è la corsa verso la Luna ed il Sole che l'aspettano, è niente solitudine.

Si scrolla di dosso il timore e vibra nel canto di una forza melodica e acuta, come una chitarra che canta il suo respiro la sera d'estate.

Il solleticare di un tempo trascorso di pentagrammi vissuti e così ancora vivi,  accompagna i suoi sogni; è l'eco nitido di un concerto che non ha fine, la bellezza della vicinanza. 

E le parole dei poeti sono come il risveglio, il profumo della neve e dell'estate, la percezione tiepida e cordiale dei suoni e dei canti, delle nuvole e dei boschi inventati, delle canzoni, dei passi, del calore e del colore; la parola che è preghiera e dono e amore, è lume che si dà vita da sé come fosse sempre esistito, come se dovesse esistere sempre; non esiste abbandono né dolore, nemmeno quando il dolore arriva. È la pazienza eccelsa che il cuore ti dona sopportando i deliri, dandoti luce luce e ancora luce.

È la liberazione assoluta, la libertà dei sensi e senza limite, infinita come il tutto, spiana i rovi e crea la vita, crede in te perché la ami e sa cosa vuol dire, ululare di se che è divina.

domenica 20 febbraio 2011

Nel non tempo

Si stanca talvolta, la luce. Tace, persino.
Guardala negli occhi. È pura, non brucia.
Tornerà a parlare, non abbandona, 
riderai accanto a lei.
Non ci sarà alba, non ci sarà tramonto.
Solo il non tempo dell'estasi.

sabato 19 febbraio 2011

Dio era felice. Ora non molto.

 
Pensateci. Dio era felice. Ora non molto. Lo so, lo so, alcuni di voi nemmeno crederanno nella Sua esistenza, nel Suo Essere. Personalmente non ho mai capito chi si definisce ateo, chi insomma crede non ci sia nulla di superiore, nulla e nessuno da cui tutto ha avuto inizio. C'è chi si affida totalmente alla scienza, che è umana, e come tale prova teorie umane con prove umane. Quando ero piccola, verso gli undici anni credo o giù di li, avevo questo chiodo fisso di non accettare la teoria del big bang. Mi sembrava assurdo pensare che dal nulla potesse nascere il tutto attraverso una sorta di mega esplosione, dalla quale poi naturalmente i pianeti del sistema solare si sono sistemati in modo tanto fenomenale e non casuale da poter dar vita alla vita. La domanda principale poi era "se prima c'era il nulla, chi ha creato questo nulla?". Niente da fare, non mi andava giù il big bang. Non ho religione, per fortuna. Credo sia una fortuna perché Dio non è religione, non è nessuna delle religioni umane. Una notte parlavo con un amico in chat, era in lacrime e mi disse: "Lara, ascoltami bene... Dio ha detto "Spezza un legno e io ci sarò, alza una pietra e lì mi troverai." ". Era in lacrime disperate e io gli dissi che era vero... Dio non è in una chiesa, non è in una moschea. In realtà la prima cosa che mi venne spontaneo dirgli è stato "Dio è nel tuo pianto in questo momento" e quanto era vero, quanto è vero. Gli parlai dei miei approfondimenti riguardo alla Bibbia, che ho studiato e indagato per più di un anno con tutti gli approfondimenti storici e scientifici del caso anche perché, per chi non lo sapesse, la Bibbia è un libro storicamente e scientificamente molto accurato (es. che la Terra fosse sferica già era scritto nella Bibbia, così come la teoria di Einstein dell'energia che si trasforma in materia). Feci al mio amico l'esempio dei dieci comandamenti: "Sai i due comandamenti "Non desiderare la donna d'altri" e "Non desiderare la roba d'altri", no? Ebbene, questi due comandamenti in realtà erano parte di uno stesso unico comandamento che è stato suddiviso in due eliminandone uno che era poi il "Non farti idoli, immagini ecc" - (se non ci credete andate a vedere la versione cattolica della Bibbia; non so se siano tutte uguali ma ho potuto vedere con i miei occhi che è così). Allora.. una persona potrebbe obbiettare dicendo "beh, ma tanto lo dicono" .. a parte che è assurdo e scorretto cambiare una cosa così importante (poi il motivo?) e comunque a me, personalmente lo aveva accennato un professore di religione laico, non un sacerdote, il principio del non farsi immagini ecc ecc.. cosa che comunque puntualmente la Chiesa fa, ma per ora continuiamo. Magari a voi lo avrà detto un sacerdote, magari qualcuno (in rarissimi casi) avrà avuto l'onestà di spiegarvi questa cosa, ma probabilmente non avrà saputo dare spiegazione al perché la Chiesa abbia deciso di fare un simile cambiamento rispetto al testo originale. Continuammo il nostro discorso notturno: "Hanno sempre detto ciò che gli era comodo dire, tenendo le persone nell'ignoranza; E poi dai.. quanti cattolici conosci che abbiano preso seriamente in mano la Bibbia, leggendola e approfondendola passo per passo? Io nemmeno uno, uno solo no!". "Sei molto intelligente, Lara" mi disse e io lo ringraziai infervorata dal discorso pensando che poi, in fondo, la mia è solo sete. Continuò, sempre piangendo, scrivendo: "Perché? io le so queste cose, ma perché Lara?! perché lo fanno?" e io gli risposi: "Beh.. non vorrai mica che debbano smettere di vendere santini e presunta acqua benedetta davanti alle chiese? o che debbano smettere di portare le loro belle croci d'oro massiccio e i vistosi anelli da passeggio?!". Queste cose in realtà le pensavo e sentivo anche prima di leggere e studiare la Bibbia, ma approfondendo è ovvio che capii molte più cose. Poi beh, molti ora lo sanno che Cristo non era figlio unico, altri non lo immaginano nemmeno. Alcuni pensano ancora che Maria fosse rimasta illibata per tutta la vita, povera Donna. Aveva fratelli e sorelle, Gesù. Poi c'è "la storia della trinità": la Chiesa definisce "Padre, Figlio e Spirito Santo". Opinione molto diffusa è che Padre e Figlio siano la stessa cosa (assurdo). Cosa poi non specificata è che lo Spirito Santo non è una terza personalità spirituale, ma semplicemente la forza attiva di Dio stesso. E' diffuso anche il dire "l'arcangelo Gabriele", ma le persone sono per lo più tenute all'oscuro del significato della parola arcangelo e di ciò che ne consegue. Il termine arcangelo significa "a capo di tutti gli angeli": Bene, di capo di tutti gli angeli ce ne puo' essere solo uno e nella Bibbia questo "Uno" è chiamato Michele che è poi il nome di Gesù Cristo come Persona Spirituale ovvero il nome che il Padre gli diede prima di renderlo umano per noi (ah a proposito, lo sapete cos'è "il riscatto"? lo sapete... per bene?). Dunque se A vuol dire B e B non vuol dire C, A non vuol dire C e Gabriele era un angelo e non un arcangelo. E l'idea dell'Inferno e del Paradiso come dimensioni a se? Cosa significa letteralmente la parola "inferno"? Significa "SOTTO TERRA" ovvero morto, dunque è ben deducibile che l'Inferno dell'uomo è la morte stessa e, in effetti, secondo le Sacre Scritture, l'uomo non era stato creato per morire, ma per spiegarvi il perché e tutto ciò che ci sta attorno dovrei scrivere ancora per ore e ore. Insomma, se vi interessa sapere, andate ad approfondire. Paradiso = giardino. Giardino = terra. Avete presente no come sarebbe dovuta rimanere la terra se noi idioti non l'avessimo distrutta no? Sempre secondo le Scritture, il paradiso è la Terra stessa, o meglio doveva esserlo e questo anche perché l'uomo è stato creato per stare sulla terra non per viverci e tornare "nei cieli" (identificazione biblica per dire "dove ha sede la forza attiva di Dio, dunque il cosmo se desideriamo provare a "tradurre" il già tradotto). E a riguardo, aggiungerei che semmai "nei cieli" ci staranno i sommi capi, le creature spirituali da Essi stessi create e i 144.000 (anche qui se volete sapere chi sono e perché dovreste approfondire). Insomma, ci si creda o meno, all'esistenza di Dio e alla divinità di Gesù, non leggere ed approfondire la Bibbia è a parer mio cosa da pazzi; ah no, scusate, forse i pazzi sono coloro che lo fanno, al giorno d'oggi. E' un capolavoro, la Bibbia. Sessantanove libri, scritti a distanza anche di secoli l'uno dall'altro, da più di una quarantina di autori diversi, di ceti sociali e cultura completamente diversi (dai pescatori ai medici o agli esattori delle tasse - nel caso di Matteo che era esattore di tasse prima di decidere di seguire Gesù). Addirittura si passa da autori veramente colti a persone semi analfabete (allora? come fa un semi analfabeta a scrivere e farlo così divinamente se non sotto ispirazione divina?). Lo sapete cosa significa il nome di Dio? o almeno sapete qual è il nome di Dio? Nei testi originali delle Sacre Scritture il nome di Dio è riportato più di 7.000 volte (forse ci teneva se lo ha fatto scrivere così spesso no?!???). E' stato sostituito nelle traduzioni odierne con appellativi quali "Signore" "Padre" ecc.. Ma scusa... tu che leggi... come ti chiami? Agata, Agapornis, Gertrude, Marco, Francesca, Lara ecc ecc... e ti piacerebbe se qualcuno ti chiamasse solo "signore", "ragazza", "ragazzo", "uomo", "donna"... pur sapendo qual è il tuo  nome? pur avendolo specificato ben 7000 volte?!??? Il nome di Dio, per i testi antichi è "JHWH" [in ebraico , vocalizzato Jahvé / Jahweh / Yahweh] e significa "Colui che fa Divenire". Il motivo "ufficiale" (per non dirlo) della Chiesa e di altre religioni così dette "cristiane" sarebbe che in fondo non si può' essere certi della pronuncia del nome, essendo comunque nome ebraico e in quanto tale privo di vocali. Altri sostengono addirittura che Dio abbia "sbagliato" a dire il proprio nome (!) poiché avere un nome "sarebbe" umano (ma io dico scherziamo?); trovereste mille cose, mille ipotesi, mille motivi d'ogni sorta. Una riflessione, una sola, sulla pronuncia: se un ragazzo si chiama Alessandro in Italia, in Francia si chiamerà Alexandre, in Inghilterra si chiamerà Alexander ecc ecc, ma sarà sempre il nostro Alessandro giusto? e non credo preferirebbe "non essere chiamato" piuttosto che il suo nome non venisse preso nemmeno in considerazione, avendolo poi sottolineato più volte. Concludo con una frase che a parer mio dice tutto di Dio, di JHWH, anche se inviterei atei e non atei ad approfondire e se pensate che Lui sia felice di ciò che vede, state pur certi che non è così (se vostro figlio si uccide ne siete contenti? non credo) e se vi chiedete perché non è ancora intervenuto, beh, anche qui, andate a cercare. La frase, la frase... mi perdo! ci sarebbe così tanto da dire. "Dio è Amore" (1 Giovanni - 4, 16). Continuate voi se lo desiderate, a me ora fa male la mano e sono quasi le due... Ah! un' ultima cosa (messaggio personale, pardon): "Caro amico mio.. non piangere più.. hai la luce tra le mani."