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sabato 7 maggio 2011

Autunno amico


L'autunno se ne è partito come ogni anno, di un anno più vecchio, ma mai oscurato. Nella nebbia ci porta sempre un richiamo: "State svegli, guardate avanti, guardate bene". Nelle foglie porta un dono, tremendamente caldo: ed è musica, ed è un dipinto  e sono gli anni degli alberi, la loro esperienza.

Quel giorno guardava in alto attraverso le fronde, guardava il cielo e ci diceva calmo: "Che bello il cielo, che bello", sempre così grato. Sa sempre quando è tempo di andare. Per noi è un gioco e una fortuna.

Spera ogni anno che il mio arrivo possa far fiorire anche le anime più tristi, che in sua presenza non riescono a cogliere i messaggi delle foglie, forse solo per timidezza.

Io ed Estate restiamo incantate, quando inizia a raccontare le sue leggende, le sue realtà, le sue sfumature. Per noi in fondo è facile essere amate, per lui un po' meno e noi sappiamo che la sua saggezza fa crescere anche noi.

Le luci d'Autunno e d' Inverno, i raggi a confronto. La bellezza, quando ci incontriamo a scambiare due parole all'avvicinarsi del rispettivo momento, nei secoli, nei millenni. Con gentile galanteria ci ha sempre lasciato il passo e noi a lui e al freddo indispensabile Inverno.

Con affetto mi ha raccomandato di far capire agli uomini che il letargo non è naturale per loro e che oramai è troppo diffuso. E' ora di svegliarsi.

Mi diceva che avrei dovuto aiutarli a capire: che i profumi dei gigli e delle querce, se vuoi, li puoi sentire sempre.

Mi diceva, nelle sere d'attesa, che con i suoi volti umidi ha sempre avuto molto da dire, ma le persone spesso preferiscono dormire, tenere gli occhi chiusi, essere ceche.

giovedì 10 marzo 2011

Ora. Basta.


Lontano dal fumo di sigaretta,
dai polmoni anneriti dalla frenesia.
Lontano dalle visioni grottesche
di sorrisi orridamente sporchi.
Lontano dall'ingiustizia,
capillare e disastrosa.
Lontano dai greggi,
dagli eroi falsi,
dalla povertà di cuore.
Lontano dal bisbiglio malvagio
di spiriti senz'anima.
Lontano, lontano da ogni male.

Coccolami, mio pensare,
coccolami, mia parola;
come ora, sempre:
cammina quando cammino,
riposa quando riposo,
proteggimi ed io ti proteggerò;
come ora, sempre:
note di parole e parole di note,
colori come vita,
contro la morte grigia.

Lontano dal torpore,
la verità è tutt'altra;
i miei racconti nuocerebbero
anche al loro cuore spento.

La mia anima s'allaccia al Sole
ogni mattina al risveglio,
s'appiglia alla Luna,
ogni sera prima del sonno,
si svela e si rivela,
con l'alba e col tramonto.

Possibile che il mondo
non voglia godere della vita?

domenica 13 febbraio 2011

Respira

"Running the Distance", Dimitra Milan (www.dimitramilan.com)

Smetti di credere all'erbaluzza, non c'è realtà se non conosci il sogno, non c'è libertà se non lo accogli in te. Immagina l'incubo di bere acqua che non disseta  per il resto della tua vita, poi guardati attorno, respira e inizia ad esserne consapevole. Solo così eviterai che l'incubo diventi realtà.