mercoledì 21 marzo 2012
Due poli
Branchie affannate,
il fiato perso, ripreso,
prima lacrime, poi coriandoli.
E di nuovo, coriandoli bruciati.
E di nuovo, il respiro a pieni polmoni
per riprendere vita e coscienza.
La stabile instabilità e poi l'instabilità apparente,
un labirinto di tempo e spazio: il mosaico.
sabato 10 marzo 2012
Le guerre nel mondo, l'indifferenza
Tutti sappiamo che nel mondo le guerre sono molto più numerose di quanto la diffusione mediatica lasci pensare, ma solo poche persone sono interessate a conoscere anche i conflitti meno noti. Il motivo per cui alcune guerre ci sono note ed altre no dipende chiaramente dall'incidenza che una guerra ha sulle politiche internazionali; le guerre che ogni giorno vediamo scorrere in immagini più o meno terrificanti alla tv, sono solo un briciolo di tutto ciò che al mondo accade e questo perché cento persone morte nel tal posto incidono maggiormente sulle politiche internazionali rispetto ad altrettanti morti, se non di più, in altri luoghi. Da alcuni documenti ufficiali aggiornati al mese di marzo di quest'anno risultano in atto conflitti in ventiquattro diverse nazioni africane che coinvolgono circa ottantatre tra milizie guerrigliere e gruppi di "ribelli". Vediamone alcuni... In Algeria risultano aperti conflitti tra l'esercito regolare e il gruppo islamico al-Qaeda nel Maghreb islamico iniziati nel 2005 anche se il gruppo era conosciuto già in precedenza come Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento (noto dal 2003); l'esercito combatte poi anche contro il Fis (Fronte islamico di salvezza) e contro il gruppo Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya (Movimento Unito per la Jihad in Africa Occidentale) a partire dal dicembre 2011. In Angola l'esercito regolare è in conflitto con il Fronte di Liberazione di Cabinda - un movimento secessionista - conflitto che risulta essere iniziato a metà degli anni '70, ma anche contro il Fronte per la Liberazione dell’Enclave di Cabinda, le forze armate di Cabinda. In Ciad ci sono scontri tra l' esercito regolare e la Union of Resistance Forces, mentre in Costa d'Avorio sono nati scontri tra la milizia “Invisible Commandos" e le Forze Repubblicane del presidente neo-eletto Alassane Ouattara. In Gibuti (una Repubblica dell'Africa Orientale) ci sono scontri tra esercito regolare e ribelli del Front for the Restoration of Unity and Democracy. E ancora... in Egitto... scontri tra esercito regolare e il Takfir wal-Hijra (gruppo islamico jihadista salafita). In Eritrea l'esercito è in conflitto con il Democratic Movement for the Liberation of the Eritrean Kunama, con l' Eritrean Salvation Front, con la Red Sea Afar Democratic Organisation e vi sono inoltre continue tensioni per questioni di confine con l’Ethiopia e il Gibuti. In Etiopia l'esercito è in conflitto con l' Ogaden National Liberation Front, è in atto una lotta per l’Indipendenza dell’ Ogaden dal Governo Etiope dal 1984 (ha accettato di deporre le armi a Settembre 2010 e Il 12 Ottobre 2010 ha firmato un accordo di pace con il Governo, ma a partire dal Gennaio 2012 i combattimenti sono ricominciati) ed anche con l' Ogaden National Liberation Army che è un' ala armata dell’ONLF, con l' Oromo Liberation Front (OLF) che lotta per l’Indipendenza di Oromo dal Governo Etiope dal 1973; con il Jijirama Oromo Liberation Front a partire da gennaio di quest'anno (si tratta di un gruppo separatosi dall’ Oromo Liberation Front) e infine contro l'United Western Somali Liberation Front, fin dal 1970. Non so se rendo l'idea, stavo citando scontri nella sola Africa. E senza entrare ulteriormente in particolari risultano ancora aperti conflitti in Kenya, Libia, Mali, Mauritania, Nigeria, nella Repubblica Centrafricana, nella Repubblica Democratica del Congo, in Ruanda, nella regione del Sahara Occidentale, in Senegal, in Somalia, in Somaliland, in Puntland, in Sudan e nel sud Sudan, in Uganda, in Afghanistan, in Birmania-Myanmar, in Cina, nelle Coree, nelle Filippine, in India, in Indonesia, in Kazakhstan, in Kyrgyzstan, in Nepal, Pakistan, Sri Lanka, Tajikistan, Thailandia e Uzbekistan. E Ancora miriadi di conflitti di altro tipo in tanti altri stati, compresi gli stati europei. Oppure ancora.. i così denominati "punti caldi" in Iran, Iraq, Israele... in Libano, in Turchia, nello Yemen, in Siria... e passando alle Americhe troviamo conflitti in Cile, in Colombia, Ecuador, Messico e Perù. Tutto questo ed altro ancora per un totale di sessantuno stati coinvolti e trecentotredici tra milizie- guerriglieri e gruppi separatisti, senza dimenticare tutte le province sparse nei cinque continenti che lottano per la propria indipendenza. Alcuni siti, riportanti i dati delle guerre "principali" che sono circa trentuno, riportano dati sconcertanti sul numero di vittime coinvolte. Al telegiornale sentiamo spesso parlare delle vittime civili di attentati e guerre, ma le informazioni che ci arrivano dai media sono nulla rispetto a ciò che realmente causa questa maledetta cosa che si chiama guerra. Riporto di seguito solo alcuni dei dati che ho trovato sul web... Partiamo dal Medio Oriente: in Iraq dal 2003 ad oggi sono morte 140.000 persone, in Israele e Palestina, partendo dal 2000, le vittime sono state circa 7100. In Turchia dal 1984 ad oggi, circa 45.000 morti, nello Yemen circa 16.500 morti dal 2004 ad ora. Passando all'Asia: in Afghanistan dal 2001 ad ora 61.000 morti, in Pakistan 32.800 dal 2004, in India dal 1979 ad ora 133.000 morti. In Birmania, dal 1988 ad ora, altri 30.000 morti, mentre in Thailandia a partire dal 2008 ci sono state 4220 vittime, nelle Filippine dal 1969 ad ora 113.000 morti. E ancora vittime a iosa sia in Asia che in Africa : in Africa ci sono stati più o meno 639.900 morti in vari conflitti, dal 1987 ad ora. In Europa, nel Nord Caucaso sono morte 50.000 persone dal 1999 ad oggi. In America Latina, 300.250 sono state le vittime dal 1964 ai giorni nostri e in Messico, dal 2006 circa 32.000. Per chi desiderasse tenersi informato su tutte queste cose, ci sono siti dedicati esclusivamente a questo tipo di dati; ad esempio il sito www.guerrenelmondo.it da cui ho tratto parte delle informazioni riportate in questo mio testo di riflessione sull'argomento o ancora il sito www.ntnn.eu. Da segnalare l'articolo di Livio Caputo "Tutte le guerre del mondo" . Ci sono anche parecchi libri e tanti altri articoli dedicati a questo argomento e non è difficile con i mezzi che abbiamo poterli reperire e scoprire, per chi fosse interessato; è sufficiente digitare sui motori di ricerca "le guerre nel mondo", "tutte le guerre ancora in atto nel mondo" e simili. Perché ho deciso di scrivere tutte queste cose? perché si sa che le guerre sono tante, ma forse non ci si rende abbastanza conto di quanto orrore realmente esista nel mondo per interessi politici, territoriali, cause storiche, economiche; i diamanti, il petrolio... vi ricordate il recente film "Blood Diamond"? cito volontariamente un film recente e che possano conoscere più o meno tutti: è tratto da avvenimenti realmente accaduti e tratta di un solo conflitto; è un film molto ben fatto certo, ma provate a immaginare quanto sia terrificante sapere e pensare, con la mente concentrata sulla realtà, che quelle e molte altre cose che abbiamo visto in opere cinematografiche ... non sono storie inventate. Non si tratta di un "uau.. che bel film" ma di un "mio Dio! questo è reale!" considerando ovviamente che un film, per quanto crudo sia, non sarà mai crudo quanto la realtà. E le notizie delle "guerre note" che sentiamo in tv? ok, a tutti sarà capitato di guardare le immagini, ascoltare le notizie e sentire un'angoscia pazzesca salire in gola (almeno lo spero, che sia accaduto a tutti), ma quante volte ciò che sentiamo e vediamo risulta esserci quasi indifferente? e perché succede? perché l'orrore, di qualsiasi genere esso sia, è parte integrante dell'umanità e spesso vederlo, non ci fa quasi più effetto e con questo non intendo dire che dovremmo star male per tutti i mali del mondo (guerre e non) perché non vivremmo più e anche perché purtroppo non possiamo fare molto per evitarlo, ma credo che forse essere meno indifferenti potrebbe aiutare anche noi, nelle nostre tribolazioni quotidiane e così "semplici" rispetto a queste cose (ok ok, "io devo pensare a me, non posso fare niente per loro!" è vero è vero! calma... non è questo il punto, anzi.. forse lo è... pensateci). Non desidero dire molto altro su ciò che penso riguardo a tutto questo, è palese che questo testo vuole essere solo uno spunto alla riflessione, completamente libero per il lettore, senza pretese, anche perché non sono certo l'unica a pensare queste cose e credo che approfondire il mio punto di vista non servirebbe a molto in questo caso. Non dirò nulla oltre ciò che ho scritto, credo sia già abbastanza così.
@Lara Aversano
giovedì 8 marzo 2012
Fiuto i sensi
Ape da girasole,
è quasi sera dietro le frondee la coccinella da un po'
è intenta a salire, salire su.
Legno dell'acqua, tu sai,
le rive bevono di se stesse
nel mentre che i sassi festeggiano,
sotto le foglie amanti.
Tronchi slanciati verso il cielo io vedo,
così alzo il muso all'insù:
sotto la cascata sorridono le rocce.
Una finestra verso la collina,
sembra sia lì di proposito,
la natura s' arreda da sé.
Guardami geco, ci porteremo fortuna.
Arriva la sera, temporale e fulmini
ora non mi fanno paura.
L'ape da girasole è andata altrove,
le zampe un po' stanche mi portano a casa.
domenica 4 marzo 2012
Vive la notte
Dall'ombra di una paziente attesa,
accovacciata e pensosa,
al colore di una goccia d'acqua,
delicata dal Sole e depurata di se,
scalcia la notte di morbidi estri.
S'addormentano i camini nelle case,
si svegliano i sensi iperboli d'insonni felici
e il rumore del silenzio si fa suono dolce
in questo cielo grande dentro di noi,
senso della vita, insieme all'amore.
giovedì 23 febbraio 2012
SMA - Atrofie Muscolari Spinali tipo I, II, III. "No, non è normale"
Atrofia Muscolare Spinale tipo I, II, III. Già, solo il nome fa paura. Ma che cosa significa essere affetti da atrofie muscolari spinali (SMA)? Non sono un medico, ma cercherò di riassumerne le caratteristiche per arrivare al punto della questione. Le SMA sono un gruppo di malattie ereditarie in cui sono colpite le cellule nervose delle corna anteriori del midollo spinale ovvero quelle da cui partono i nervi diretti ai muscoli volontari e che trasmettono loro i segnali motori. Ci sono tre tipologie di SMA, distinte in base alla loro gravità, all'età di esordio della malattia e a seconda della modalità di trasmissione. La scienza medica ha stabilito che il gene responsabile di queste malattie è da individuare nel cromosoma 5 del DNA, reponsabile della produzione di una proteina essenziale chiamata SMN (survival of motoneurs - fattore di sopravvivenza motoneuroni) che sembra avere un ruolo nelle funzioni delle cellule nervose. Nei casi più gravi la mancanza di questa proteina porta alla perdita di un altro gene, il NAIP (presente nello stesso cromosoma) che (sembra solo nelle donne) aggrava ulteriormente la patologia. Il tipo I, chiamato anche "malattia di Werding-Hoffmann" è il più grave; si manifesta dal terzo al sesto mese di vita, ma talvolta è localizzabile anche in gravidanza poiché si notano diminuizioni dei movimenti fetali fin dal terzo trimestre. I bambini con questo tipo di SMA sono ipotonici e sviluppano molto rapidamente problemi gravi a livello motorio e respiratorio. Le prospettive di vita sono basse, agghiaccianti. Il tipo II, detto anche "forma cronica infantile", inizia dai sei mesi di vita in poi; la progressione della malattia è più lenta, ma le problematiche motorie sono comunque molto gravi e accompagnate in ogni caso da problemi respiratori rilevanti. In molti casi le persone affette dal tipo II vivono l'età adulta, ma in certi casi i sintomi sono più gravi e la comparsa di infezioni polmonari può risultare letale. La SMA di tipo III, chiamata anche "malattia di Kungelberg-Welander" o "atrofia spinale benigna", progredisce in modo molto lento e i sintomi appaiono tardivamente e sono molto più leggeri. I primi accenni della malattia possono essere l'andatura incerta e altri segni simili a quelli della distrofia muscolare e in alcuni casi il che può falsare la diagnosi, in un primo momento. I distrurbi ai muscoli sono spesso assimetrici e il viso è generalmente risparmiato. Talvolta la progressione è tanto lenta che i malati camminano anche in età adulta; un rischio sempre presente è però quello delle complicazioni polmonari. Attualmente non esiste una cura a queste malattie; esiste solo il supporto tramite assistenza respiratoria e la fisiochinesiterapia. La trasmissione ereditaria di queste malattie è presente solo se entrambi i genitori sono portatori della stessa, anche portatori sani si intende. Altra caratteristica notata spesso nelle persone affette da SMA è un'intelligenza superiore alla media. Ora che siamo arrivati al punto, arrivo alla questione che mi porta a scrivere questo articolo. In Italia, si dice, esiste un ottimo sistema sanitario, tranne in casi eccezionali ed estremi (che però si verificano sempre più spesso guarda caso) e l'Italia, teoricamente, è un paese considerato "civile" e culturalmente avanzato. Allora mi chiedo: è normale che in un Paese "civile" una persona affetta da SMA, che già ha il suo bel da fare, si debba disperare perché la sanità, per risparmiare, cambia improvisamente i collari che tengono ferma la tracheotomia (un tubicino nella trachea che aiuta la respirazione e la deglutizione) mettendo a disposizione dei collarini mono misura, rigidi, non regolabili, non modificabili e che fanno penare una persona che avrebbe bisogno di un collare più piccolo perché il tubo che le è stato applicato per poter respirare si muove continuamente dando problemi respiratori???? e ancora: è normale che in un paese "civile" una persona affetta da SMA, che perde progressivamente la sensibilità agli arti e dunque anche alle mani, non possa avere una sedia dotata di un joystick abbastanza sensibile per potersi muovere in autonomia? è civile che questo joystick non venga passato dalla mutua e la famiglia sia costretta a spendere quattromila euro oppure a tenersi il problema (e il malato debba rimanere in quella condizione)? è possibile che per avere una sedia più grande perché le esigenze fisiche del malato sono cambiate, la sanità non faccia altro che un mucchio di problemi, il tutto legato ad interessi economici e mai alla serenità e al benessere fisico (per quel che si può) della persona affetta da SMA? è normale che una persona affetta da SMA, con la sua famiglia, scriva a miriadi di responsabili di queste cose senza ricevere risposte chiare e senza risolvere il problema? ed è normale che una persona che lotta tutti i giorni, continuando ad amare la vita nonostante tutto e anche più di molti altri, si ritrovi a tentare di rivolgersi a "Striscia la notizia" per vedere se qualcuno le da' retta? No. Assolutamente NO. NON E' NORMALE. Non in Paese CIVILE. Ci sono persone affette da SMA che per tanta è la forza interiore che hanno e per quanta è la loro bellezza d'anima, potrebbero fare cose incredibili, se non fossero legate ad un corpo che non le segue. Ci sono persone affette da SMA che, se potessero anche solo per un attimo farlo, correrebbero incontro a chi è responsabile di queste cose e guardandolo negli occhi direbbero "Io sono una PERSONA affetta da SMA. Pensi di fare qualcosa per aiutarmi o visto che non sono tua figlia/o ti limiterai a continuare a fregartene anche se dovrebbe essere compito tuo quello di garantirmi un minimo di sostegno in questo Paese così tanto CIVILE????".
@Lara Aversano
martedì 21 febbraio 2012
Anemone
Musicami cara,
ti fotograferò sulla mia tela.
Nella tua natura dolce,
trova spazio il mio istinto.
Dipingiti cara, te lo dico sempre,
nella nostra amicizia, vedi,
c'è la delizia della tua innocenza,
io che ti proteggo, tu che mi sorridi.
E il fiore sboccerà, passo per passo,
non avere paura, io lo vedo già.
Fotografaci cara,
sono sicura che il tuo acrilico
lo saprà fare al meglio.
In questi tanti colori
che ci raccontiamo,
le parole diventano
spazi e tempi tutti nostri,
si disegnano da sé,
nemmeno a farlo apposta.
domenica 5 febbraio 2012
Senza pretese
Tornano le nebbie, il gelo confonde le idee di molti, ma in questi luoghi di parole, altri orizzonti destano gli occhi: le prime lettere, accolte da fogli ben curati o da Zettel di strana fattura, sono la casa spoglia in cui trovare pace, in cui vivere la premura di quel prendersi cura di se che fa la differenza. Scaldano, con l'autenticità di un piatto povero e gustoso, senza pretese, colorate, lettere.
venerdì 3 febbraio 2012
Impeto
Rami di braccia, legno di pelle,
passi di terra, foglie di sangue.
Polmoni che desiderano il cielo,
gambe che vogliono l'oceano,
un cuore che batte per l'ossigeno,
dita che muovono una canzone.
Lontano
non vorrei dirti niente.
Ti ho visto arrivare
nella freddezza che non sei,
con le mani irrigidite che non hai,
in un tempo distante da te,
troppo lontano.
giovedì 26 gennaio 2012
Respiri
Verso parole
senza limiti
su fogli inesistenti:
prendono forma, questi,
solo per merito delle mani,
solo per merito di questi respiri
roventi d' estasi di melodie,
di altre mani, di altri versi, di altri respiri.
domenica 22 gennaio 2012
Un rito
All'età di sedici anni, più o meno, scrissi una poesia dedicata a mia Madre, alla mia Mamma. Ricordo che fu ispirata al dono splendido che mi fece, un anello di grande significato, ma soprattutto al rito che ogni mattina andava a sottolineare il suo e il mio grande amore. Ho cominciato a scrivere a sette anni e lei mi ha sempre spronato a continuare, mi ha sempre incoraggiato a non smettere, a migliorare, a coltivare questa grande passione che sempre di più è diventata di vitale importanza nella mia esistenza. Temevamo fosse andata persa, invece non si sa come è spuntata fuori da un cassetto dentro il quale aveva controllato più volte senza vederla, come se fosse nascosta e come se fosse ora il momento giusto per riportarla alla luce. Le "cose della vita", la crescita, la maturazione, le sofferenze come le gioie, dei figli e anche dei genitori, perché è normale, sono parte non solo della storia di una famiglia, ma della storia di ogni essere umano. Vedo molti giovani che non riescono ad apprezzare l'amore dei propri genitori e ricordo di aver avuto anche io momenti di non comprensione nei loro confronti, è ovvio, ma tanti poi mantengono quella linea e non ricordano, forse perché non vogliono, che di fronte a se hanno persone, uomini e donne, oltre che genitori. E così, dopo aver dedicato a mio padre (che adoro) una canzone e più poesie o filastrocche (a seconda dell'età) e dopo aver dedicato anche a lei, una canzone e altrettante poesie, poesiole e versi, credo sia un dovere, oltre che un onore, rendere omaggio a questo amore immenso, riportando questi "versi giovanili" scritti per questa meravigliosa donna. Ogni incomprensione (parlo ai più giovani ma forse non solo), ogni momento strano, ogni difficoltà nel relazionarsi ai propri genitori (lasciando da parte ora casi particolari), dovrebbe, per l'amor del cielo, essere superato dall'Amore. Un po' come quando noi figli diamo preoccupazioni a loro, spesso causati anche dall'età, dai guai che combiniamo e tutto il resto e loro ci stanno male, si preoccupano, ci ritirano su e nonostante i momenti di stanchezza continuano e continueranno a farlo perché l'Amore, va oltre ogni cosa.
Un rito:
La beltà di uno sguardo
screziato di quarzo ametista,
nell'atto di osservare
un annello argentato.
Pensavo, guardando,
a cosa mi riserverà il fato.
E lei mi vedeva contenta per il dono,
mentre io con la mente
le chiedevo perdono.
Madre, dimmi, chi sono?
La luce di un giorno
autunnale, a novembre,
la febbre piacevole
di un bacio sulla fronte,
con lei mi sento
sulla cima di un monte.
Madre, ho capito,
infonde coraggio,
da qui all'inverno
e fino alla fine del meriggio;
e ancora, nei giorni seguenti all'infinito.
Il bacio di mia madre la mattina: un rito.
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