domenica 20 febbraio 2011

Nel non tempo

Si stanca talvolta, la luce. Tace, persino.
Guardala negli occhi. È pura, non brucia.
Tornerà a parlare, non abbandona, 
riderai accanto a lei.
Non ci sarà alba, non ci sarà tramonto.
Solo il non tempo dell'estasi.

sabato 19 febbraio 2011

Schiaffi


La malinconia 
s'accosta ai pensieri, ti fa ondeggiare
come i famosi "daffodils".
E' li per ricordarti 
che ancora una volta stai lottando.
E' li per dirti che ogni sillaba pronunciata
la devi alla vita stessa,
è li per stuzzicare in te 
la voglia di vita, 
per non fartela perdere mai.
Quella è la malinconia 
che ti desta e ti fa arrabbiare
ma tanto bene conosci,
tanto da poterci giocare.
La prendi, davanti a te, 
rispondi ai suoi schiaffetti materni,
le parli e lei ti a te,
come se foste amici da sempre.
E così i grandi poeti 
seppero dare al mondo il loro amore:
giocando con la malinconia, 
prendendola a schiaffi, d' ironia e fervore.

Dio era felice. Ora non molto.

 
Pensateci. Dio era felice. Ora non molto. Lo so, lo so, alcuni di voi nemmeno crederanno nella Sua esistenza, nel Suo Essere. Personalmente non ho mai capito chi si definisce ateo, chi insomma crede non ci sia nulla di superiore, nulla e nessuno da cui tutto ha avuto inizio. C'è chi si affida totalmente alla scienza, che è umana, e come tale prova teorie umane con prove umane. Quando ero piccola, verso gli undici anni credo o giù di li, avevo questo chiodo fisso di non accettare la teoria del big bang. Mi sembrava assurdo pensare che dal nulla potesse nascere il tutto attraverso una sorta di mega esplosione, dalla quale poi naturalmente i pianeti del sistema solare si sono sistemati in modo tanto fenomenale e non casuale da poter dar vita alla vita. La domanda principale poi era "se prima c'era il nulla, chi ha creato questo nulla?". Niente da fare, non mi andava giù il big bang. Non ho religione, per fortuna. Credo sia una fortuna perché Dio non è religione, non è nessuna delle religioni umane. Una notte parlavo con un amico in chat, era in lacrime e mi disse: "Lara, ascoltami bene... Dio ha detto "Spezza un legno e io ci sarò, alza una pietra e lì mi troverai." ". Era in lacrime disperate e io gli dissi che era vero... Dio non è in una chiesa, non è in una moschea. In realtà la prima cosa che mi venne spontaneo dirgli è stato "Dio è nel tuo pianto in questo momento" e quanto era vero, quanto è vero. Gli parlai dei miei approfondimenti riguardo alla Bibbia, che ho studiato e indagato per più di un anno con tutti gli approfondimenti storici e scientifici del caso anche perché, per chi non lo sapesse, la Bibbia è un libro storicamente e scientificamente molto accurato (es. che la Terra fosse sferica già era scritto nella Bibbia, così come la teoria di Einstein dell'energia che si trasforma in materia). Feci al mio amico l'esempio dei dieci comandamenti: "Sai i due comandamenti "Non desiderare la donna d'altri" e "Non desiderare la roba d'altri", no? Ebbene, questi due comandamenti in realtà erano parte di uno stesso unico comandamento che è stato suddiviso in due eliminandone uno che era poi il "Non farti idoli, immagini ecc" - (se non ci credete andate a vedere la versione cattolica della Bibbia; non so se siano tutte uguali ma ho potuto vedere con i miei occhi che è così). Allora.. una persona potrebbe obbiettare dicendo "beh, ma tanto lo dicono" .. a parte che è assurdo e scorretto cambiare una cosa così importante (poi il motivo?) e comunque a me, personalmente lo aveva accennato un professore di religione laico, non un sacerdote, il principio del non farsi immagini ecc ecc.. cosa che comunque puntualmente la Chiesa fa, ma per ora continuiamo. Magari a voi lo avrà detto un sacerdote, magari qualcuno (in rarissimi casi) avrà avuto l'onestà di spiegarvi questa cosa, ma probabilmente non avrà saputo dare spiegazione al perché la Chiesa abbia deciso di fare un simile cambiamento rispetto al testo originale. Continuammo il nostro discorso notturno: "Hanno sempre detto ciò che gli era comodo dire, tenendo le persone nell'ignoranza; E poi dai.. quanti cattolici conosci che abbiano preso seriamente in mano la Bibbia, leggendola e approfondendola passo per passo? Io nemmeno uno, uno solo no!". "Sei molto intelligente, Lara" mi disse e io lo ringraziai infervorata dal discorso pensando che poi, in fondo, la mia è solo sete. Continuò, sempre piangendo, scrivendo: "Perché? io le so queste cose, ma perché Lara?! perché lo fanno?" e io gli risposi: "Beh.. non vorrai mica che debbano smettere di vendere santini e presunta acqua benedetta davanti alle chiese? o che debbano smettere di portare le loro belle croci d'oro massiccio e i vistosi anelli da passeggio?!". Queste cose in realtà le pensavo e sentivo anche prima di leggere e studiare la Bibbia, ma approfondendo è ovvio che capii molte più cose. Poi beh, molti ora lo sanno che Cristo non era figlio unico, altri non lo immaginano nemmeno. Alcuni pensano ancora che Maria fosse rimasta illibata per tutta la vita, povera Donna. Aveva fratelli e sorelle, Gesù. Poi c'è "la storia della trinità": la Chiesa definisce "Padre, Figlio e Spirito Santo". Opinione molto diffusa è che Padre e Figlio siano la stessa cosa (assurdo). Cosa poi non specificata è che lo Spirito Santo non è una terza personalità spirituale, ma semplicemente la forza attiva di Dio stesso. E' diffuso anche il dire "l'arcangelo Gabriele", ma le persone sono per lo più tenute all'oscuro del significato della parola arcangelo e di ciò che ne consegue. Il termine arcangelo significa "a capo di tutti gli angeli": Bene, di capo di tutti gli angeli ce ne puo' essere solo uno e nella Bibbia questo "Uno" è chiamato Michele che è poi il nome di Gesù Cristo come Persona Spirituale ovvero il nome che il Padre gli diede prima di renderlo umano per noi (ah a proposito, lo sapete cos'è "il riscatto"? lo sapete... per bene?). Dunque se A vuol dire B e B non vuol dire C, A non vuol dire C e Gabriele era un angelo e non un arcangelo. E l'idea dell'Inferno e del Paradiso come dimensioni a se? Cosa significa letteralmente la parola "inferno"? Significa "SOTTO TERRA" ovvero morto, dunque è ben deducibile che l'Inferno dell'uomo è la morte stessa e, in effetti, secondo le Sacre Scritture, l'uomo non era stato creato per morire, ma per spiegarvi il perché e tutto ciò che ci sta attorno dovrei scrivere ancora per ore e ore. Insomma, se vi interessa sapere, andate ad approfondire. Paradiso = giardino. Giardino = terra. Avete presente no come sarebbe dovuta rimanere la terra se noi idioti non l'avessimo distrutta no? Sempre secondo le Scritture, il paradiso è la Terra stessa, o meglio doveva esserlo e questo anche perché l'uomo è stato creato per stare sulla terra non per viverci e tornare "nei cieli" (identificazione biblica per dire "dove ha sede la forza attiva di Dio, dunque il cosmo se desideriamo provare a "tradurre" il già tradotto). E a riguardo, aggiungerei che semmai "nei cieli" ci staranno i sommi capi, le creature spirituali da Essi stessi create e i 144.000 (anche qui se volete sapere chi sono e perché dovreste approfondire). Insomma, ci si creda o meno, all'esistenza di Dio e alla divinità di Gesù, non leggere ed approfondire la Bibbia è a parer mio cosa da pazzi; ah no, scusate, forse i pazzi sono coloro che lo fanno, al giorno d'oggi. E' un capolavoro, la Bibbia. Sessantanove libri, scritti a distanza anche di secoli l'uno dall'altro, da più di una quarantina di autori diversi, di ceti sociali e cultura completamente diversi (dai pescatori ai medici o agli esattori delle tasse - nel caso di Matteo che era esattore di tasse prima di decidere di seguire Gesù). Addirittura si passa da autori veramente colti a persone semi analfabete (allora? come fa un semi analfabeta a scrivere e farlo così divinamente se non sotto ispirazione divina?). Lo sapete cosa significa il nome di Dio? o almeno sapete qual è il nome di Dio? Nei testi originali delle Sacre Scritture il nome di Dio è riportato più di 7.000 volte (forse ci teneva se lo ha fatto scrivere così spesso no?!???). E' stato sostituito nelle traduzioni odierne con appellativi quali "Signore" "Padre" ecc.. Ma scusa... tu che leggi... come ti chiami? Agata, Agapornis, Gertrude, Marco, Francesca, Lara ecc ecc... e ti piacerebbe se qualcuno ti chiamasse solo "signore", "ragazza", "ragazzo", "uomo", "donna"... pur sapendo qual è il tuo  nome? pur avendolo specificato ben 7000 volte?!??? Il nome di Dio, per i testi antichi è "JHWH" [in ebraico , vocalizzato Jahvé / Jahweh / Yahweh] e significa "Colui che fa Divenire". Il motivo "ufficiale" (per non dirlo) della Chiesa e di altre religioni così dette "cristiane" sarebbe che in fondo non si può' essere certi della pronuncia del nome, essendo comunque nome ebraico e in quanto tale privo di vocali. Altri sostengono addirittura che Dio abbia "sbagliato" a dire il proprio nome (!) poiché avere un nome "sarebbe" umano (ma io dico scherziamo?); trovereste mille cose, mille ipotesi, mille motivi d'ogni sorta. Una riflessione, una sola, sulla pronuncia: se un ragazzo si chiama Alessandro in Italia, in Francia si chiamerà Alexandre, in Inghilterra si chiamerà Alexander ecc ecc, ma sarà sempre il nostro Alessandro giusto? e non credo preferirebbe "non essere chiamato" piuttosto che il suo nome non venisse preso nemmeno in considerazione, avendolo poi sottolineato più volte. Concludo con una frase che a parer mio dice tutto di Dio, di JHWH, anche se inviterei atei e non atei ad approfondire e se pensate che Lui sia felice di ciò che vede, state pur certi che non è così (se vostro figlio si uccide ne siete contenti? non credo) e se vi chiedete perché non è ancora intervenuto, beh, anche qui, andate a cercare. La frase, la frase... mi perdo! ci sarebbe così tanto da dire. "Dio è Amore" (1 Giovanni - 4, 16). Continuate voi se lo desiderate, a me ora fa male la mano e sono quasi le due... Ah! un' ultima cosa (messaggio personale, pardon): "Caro amico mio.. non piangere più.. hai la luce tra le mani."

mercoledì 16 febbraio 2011

Solo con loro


Un mantello pesante
sulle spalle del passante smagrito,
sudore sulla fronte e mani scure;
s'accinge a cercar pace nelle vie più sicure.
Solo in un luogo si sente a casa
e può essere in ogni dove.

domenica 13 febbraio 2011

Respira

"Running the Distance", Dimitra Milan (www.dimitramilan.com)

Smetti di credere all'erbaluzza, non c'è realtà se non conosci il sogno, non c'è libertà se non lo accogli in te. Immagina l'incubo di bere acqua che non disseta  per il resto della tua vita, poi guardati attorno, respira e inizia ad esserne consapevole. Solo così eviterai che l'incubo diventi realtà.

mercoledì 9 febbraio 2011

Brandeburg, n°1


Allegro moderato, una bimba corre in un bosco fiorito.
Sola, ma al sicuro: è solo una favola, lo sai.

Adagio, Adagio... Lì, ritrovo grigi palazzi,
una madre tiene stretta la sua bimba;
il timore che per un secondo d'aspra distrazione
possa poi il tempo non mostrarle il suo viso mai più.

L'Allegro senza moderazione, sfacciatamente, mi riprende.
Ora almeno so che sono al sicuro, a casa.

Niente timore dei grigi palazzi.

E col Minuetto, tranquilla,
la bimba dorme, al n° 1 di Brandeburg.

venerdì 4 febbraio 2011

Nullità


Completamente assenti, completamente presenti.

Lo zero che non ha rappresentazione.

Girovaghi del delirio: così il paradosso, in quel caso, non è poesia.

"Non accettare caramelle dagli sconosciuti"

 
Non riesco più a guardarle tutte quelle immagini distorte. È ora di finirla con le caramelle al veleno, con le zucche putride e le mele mangiate da topi di fogna. È ora di cambiare tutto.

lunedì 31 gennaio 2011

Nuova Era


Un albero, ciondolante per il vento,
attende la Nuova Era per ritrovare la gioia.

In quei tempi, per chi prega e per chi spera,
non esisterà  paura o dolore.

L'albero, saggio e possente, si calma
nell'affievolirsi del vento.

Attende coi rami tra le foglie
e osserva lo scempio di fronte.

Agli eletti conviene


Leggo su un magazine che 895 milioni di persone soffrono la fame nel mondo e che, secondo la FAO, l'agenzia delle Nazioni Unite riesce a dare assistenza alimentare a 101 milioni di persone, l'83% delle quali sono donne e bambini, per un totale di 7,2 milioni di tonnellate di cibo forniti in 75 paesi del mondo, 20 dei quali si trovano in Africa (ovvero la terra più ricca al mondo dal punto di vista dei giacimenti minerari, tra l'altro). Detto così, sembra essere in parte un buon dato nel senso che l'attenzione del lettore, inizialmente attonito di fronte alla cifra indicante le persone che soffrono la fame nel mondo, si sposta sui dati positivi che riguardano gli aiuti umanitari. Fate però un passo indietro sul primo dato fornito: “895 milioni di persone soffrono la fame, dunque quasi un sesto della popolazione mondiale. Ora, un saltino in avanti sulla cifra indicante le persone aiutate con invio di generi alimentari e che, in ogni caso, non se la passano per niente bene: “101 milioni di persone? che sono, in sostanza, circa un ottavo delle persone che soffrono e muoiono per fame. Usando un minimo di matematica ci si rende dunque conto che su 895 milioni di persone, 794 milioni di esseri umani non ricevono nessun tipo di aiuto. Che fanno queste persone? Beh, muoiono ovviamente. Muoiono nei paesi sostenuti, figuriamoci dove gli aiuti non arrivano nemmeno sotto forma di miraggio. L'occidente, intanto, se pure in crisi mantiene uno stile di vita che gli ha permesso, perlomeno fino ad ora, di allungare l'età a cui uomini e donne riescono ad arrivare e in molti casi in condizioni di salute abbastanza buone. In Africa, Sudan, Niger, India, alcuni paesi dell'America meridionale e in molti altri luoghi dove la povertà fa da padrona, molti bambini non arrivano a compiere i cinque anni di età, chi per morte da malattia, chi per la fame e così via. Un essere umano al secondo, bambini e adulti, muore per fame, stenti, malattia, vittima di guerre civili e non, “ufficiali e non; oppure rimane mutilata, emarginata, abbandonata ed è fortunata se arriva ai trent'anni, età in cui la maggior parte dei giovani italiani è ancora in casa con i disperati genitori, vittima di altri problemi certamente, ma per fortuna con cibo, acqua, cure mediche ecc. Aids, lebbra, colera, malaria e chi ne ha più ne metta. Ci sono paesi in cui la gente muore per virus di influenze trascurate fino allo stremo, addirittura. Lo sappiamo, le sappiamo queste cose, certo; e pensare che al tempo della tragedia dell' 11 settembre in America, inchieste ed esperti, fornivano l'inequivocabile dato per cui il denaro speso in America per la fabbricazione di armi durante il governo Bush, sarebbe bastato a sfamare e fornire di cure mediche e medicinali l'intera umanità in condizioni di sofferenza. E' solo un esempio, un ricordo conservato dalla memoria di quei giorni di morte. Vogliamo poi pensare a quante persone sono morte, non solo per questa vicenda, tra soldati, civili ecc ecc, per questa eterna guerra tra la potenza occidentale e quella orientale? E il denaro speso per questa e tante altre guerre sparse per il mondo? Per la fabbricazione di armi e per tutto ciò che serve ai vari massacri? Vogliamo parlare dell'estrazione nelle miniere di diamanti e oro, i cui minatori muoiono di fame e per lo stress psico fisico ai quali sono sottoposti senza nemmeno essere minimamente ripagati per il loro lavoro? Tutto ciò produce un giro d'affari di miliardi di dollari in tutto il mondo, guerre civili e dittature sulle popolazioni in cui i giacimenti si trovano. Saranno contenti forse gli uomini e le donne che sostengono che “un diamante è per sempre". Probabilmente sarebbe più “per sempre" se venisse lasciato la' dove è nato, eliminando così anche tutto il sangue che ci gira attorno. L'America è stata “la più generosa in quanto donatrice di 1.551.858.890 dollari offerti, seguiti dall'UE con 289.928.300 dollari e da altri paesi (Canada, Giappone...). L'Italia da sola ha offerto circa 30.000.000 di dollari. Ovviamente stiamo parlando delle 101 milioni di persone che vengono sostenute (per fortuna). Le altre? Eh si, ci risiamo, muoiono a “go go", anche in numero superiore rispetto ai paesi che ricevono aiuti umanitari ovviamente. Spesso ho anche pensato che se tutta la gente iper miliardaria che esiste facesse la sua parte, non ci sarebbero di questi problemi. Basta capitare per caso, facendo zapping, su quel programma in tv nel quale vengono mostrate le dimore più costose ed esclusive al mondo, appartenenti a star come a grandi manager e imprenditori. Molti di questi sono giunti al successo con il duro lavoro, certo, ma partendo solitamente da buone basi famigliari. Molti altri, invece, hanno ereditato dai padri, dai nonni ecc ecc... e in ogni caso, quelli che tra questi si degnano di dare una mano al resto del mondo, sono evidentemente pochi o si limitano alle cifre previste per legge. Che dire delle istituzioni religiose più ricche? Che parlano di buoni propositi e indossano costosi anelli, collane d'oro e rubini e vesti fatte su misura con tessuti pregiati? Poi vengono da noi poveri mortali, noi precari, cassa integrati o comunque lavoratori che - se hanno la fortuna di avere un lavoro stabile - si fanno il mazzo tutto il giorno per una media di mille euro al mese, con un affitto da pagare che va da un minimo di trecento euro per i paesini sperduti a cifre sugli ottocento euro e più per le città (cifre sentite, non precise, forse superiori) oppure con due stipendi da circa mille euro e il mutuo da quasi mille. Chiedono ai giovani, single o in coppia (sempre con meno figli perché “figuriamoci se ce la si può fare" pensano spesso e con motivo) che tentano con ben pochi risultati di crearsi un futuro stabile, chiedono ai padri e alle madri di famiglia (oh certo! Se lavorano entrambi hanno ben 2000 euro circa al mese per se e i propri figli!), chiedono ai pensionati con le loro misere pensioni ricevute dopo una vita di lavoro e contributi, ma che sono tanto basse che spesso questi poveri uomini e donne fanno davvero la fame... quasi ogni giorno, chiedono a noi di.... “mandare due euro con un sms", mandare qualcosa all'associazione "tal dei tali" e spesso noi, che siamo buoni, lo facciamo anche se non navighiamo per niente nell'oro e nella speranza che questo denaro finisca veramente dove dovrebbe arrivare. E non solo per la fame, ma anche per le ricerche scientifiche e mediche, che sono essenziali, ma che forse se venissero finanziate per bene da chi dovrebbe finanziarle non dovrebbero disperatamente rivolgersi alla popolazione. Io stessa, col mio compagno, ho acquistato proprio ieri le meravigliose arance rosse di Sicilia vendute dall'Airc per la ricerca sul cancro. Sono squisite oltre che utili... tra l'altro. I miei genitori non sono ricchi, ma aiutano una bambina indiana attraverso un'associazione estremamente seria; con quarantacinque euro al mese lei mangia, studia, si cura. Prima di lei, avevano adottato a distanza un bimbo peruviano portandolo ai diciotto anni di età, quando poi ha deciso di andare a lavorare. Ricevono da lei, come dal primo bambino, disegni affettuosi, letterine, gli auguri per le feste... e l'associazione si occupa di far sapere loro come si stanno utilizzando i soldi forniti per la crescita della bambina. Ripeto, loro non sono ricchi, anzi. Anche mio padre ha avuto problemi per scarsità di lavoro come tanti altri padri di famiglia, eppure hanno sempre portato avanti questo impegno col cuore e sinceramente... mi viene veramente da ridere (per non piangere sia chiaro) quando in occasione dei concerti di Natale in tv, c'è qualche celebrità del piccolo o grande schermo che dice in tono promozionale “anche io ho adottato un bambino!" e io penso: “ma non ti vergogni? Con i soldi che hai tu ne adotterei trenta come minimo!" insomma.. a seconda del grado di celebrità e del denaro incassato per intenderci. Alla fine di tutto questo discorso che prende in considerazione solo una minima parte dei problemi dell'umanità, la conclusione, alla luce di quanto detto è: noi, poveracci, per le possibilità che abbiamo, pur se con poco denaro a disposizione... a loro... tutti loro, ci pensiamo; ma siamo sicuri che chi potrebbe fare davvero qualcosa per cambiare le cose, a livello economico e in altro modo, fa davvero il massimo possibile perché questo accada? Non credo. Anzi. E si sa bene. Credo che quell'aver “le mani legate" sia la “bella" maschera che nasconde il “non conviene". La povertà, la fame, la morte di milioni di persone... convengono, a quanto pare, ai pochi eletti.

sabato 29 gennaio 2011

La Gentilezza


Non chiamare mai  Gentilezza il bel viso.
Non deturpare la Bellezza.
Non ammazzare fiori di Loto e Api.

Che ogni singola parola, io prego,
sia data al Mondo con la sua reale veste.

Non solo "un mot de courtoisie".
Cecità è perdizione.