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domenica 8 gennaio 2023

Pablo Bacchetti e i Bambini Dell'Asilo


Pablo Bacchetti e i Bambini Dell'Asilo


Presentarvi Pablo non è cosa semplice. Chi conosce già la sua storia e la storia dei Bambini Dell'Asilo è al corrente di tutto o quasi, quindi non c'è bisogno di spiegare quel che avverrà il 4 febbraio 2023 alla Latteria Molloy di Brescia e quel che è accaduto fino ad ora. Vorrei tentare di raccontare a chi non sa di questo meraviglioso e fragile poeta e musicista, il motivo per cui ancora oggi, tante persone, lo sentono vivo. Del resto lo è, con la sua musica, le sue poesie, i suoi disegni. Nemmeno io ho avuto modo di conoscerlo o di vivere i Bambini Dell'Asilo nel periodo di attività, eppure la magia di questo spirito irrequieto che era Pablo, mi ha travolto come se lo avessi conosciuto, più di vent'anni fa, insieme ai suoi compagni d'avventura, Billi ed Ernesto.

Pablo Bacchetti è nato a Salò il 3 febbraio del '75 ed è cresciuto a Vestone (BS). Ha sempre avuto in testa i Bambini dell'Asilo, sin dalle scuole medie, ma non ha trovato subito le persone giuste e così, mentre scriveva ed immaginava il suo sogno, per qualche anno ha fatto parte di altre band, fino a che finalmente "ha incontrato i suoi Bambini Dell'Asilo", come racconta la sorella Alice. In realtà Billi (Roberto Rassegna) e Pablo, già si conoscevano ed avevano suonato insieme in altri progetti. Alle superiori poi, è arrivato Ernesto (Folli, n.d.r.) e tra loro c'è stato un vero e proprio colpo di fulmine, tanto che Ernesto si è messo a studiare batteria proprio per poter suonare nei Bambini Dell'Asilo. Il nome l’hanno scelto ispirandosi alla celebre canzone di Vasco e in particolare alla frase "i bambini dell'asilo stanno facendo casino", il che la dice lunga sullo spirito fanciullesco, ribelle e desideroso di dire la propria tipico di un’età come la loro.

Nascono così i BDA e i tre ragazzi portano i loro pezzi per la prima volta in un live, all'Auditorium di Vestone nel settembre del 1994. Seguiranno naturalmente anche altri concerti, tra i primi anche il ben riuscito evento all'Altaquota di Carpenedolo (BS). Quel che segue è un pot-pourri di live, incontri, amicizie, emozioni forti. Tutti coloro che hanno suonato con i Bambini dell'Asilo li ricordano con grande stima e affetto. C'è chi li avrebbe "adottati in blocco", come dice Franci Omi nello splendido articolo/testimonianza che trovate qui e che vi consiglio di leggere per intero, scoprendo così anche la carriera artistica di Francesco stesso. Tutti coloro che hanno conosciuto Pablo sono tuttora innamorati del suo talento e tuttora, pensandoci, rivivono ogni cosa con la stessa emozionalità che hanno avuto in quegli anni. L'anima di Pablo era difficile, complessa, profonda. Non era certo un ventenne qualunque o non sarei qui, nel 2023, a scrivere di lui.

A guardarlo ora, in fotografia o nei pochi video che girano, vedi un ragazzo giovane, dolce, che si sa divertire, ma anche un ragazzo che ha qualcosa in più e che cela una profonda insofferenza anche quando sorride. Da quando ho ascoltato i pezzi dei BDA, letto i pensieri e le poesie di Pablo, le testimonianze di persone che lo hanno conosciuto, da quando ho visto i suoi disegni, le pagine della Smemo piene di parole, disegni e graffi, riesco a immaginare il suo sguardo come se ce l'avessi di fronte ed è strano, in fondo, perché come dicevo non l'ho vissuto. Eppure Pablo, con il suo talento tormentato, ha ancora questo effetto sulle persone. 

Realizzare un sogno, creare una band a cui pensavi e sulla quali facevi progetti da anni, iniziare a incidere il primo album sul serio, dopo aver raggiunto già i cuori di tantissime persone. Il tutto grazie a pezzi che giravano su una semplice cassetta prima (registrati in sala prove con una grande radio) e su una demo poi, una versione "più pulita", realizzata grazie a Francesco e al cugino Davide “Dade” Mahony (musicista e produttore). Sono tutte belle emozioni, intense e appassionate, che chi ha una band che fa pezzi propri conosce bene. Eppure, qualcosa in Pablo non andava per il verso giusto. Alternava periodi di tranquillità, in cui era sereno, entusiasta, sognante ed energico, a periodi in cui i suoi turbamenti si leggevano chiaramente sul suo bel viso e nei suoi occhi scuri. Periodi nei quali si perdeva, ma dai quali è sempre tornato, fino a un certo punto.

Franci Omi, nell'articolo di cui sopra, scrive che persino la sera in cui hanno registrato la demo, Pablo sembrava felice e al tempo stesso turbato. Pensavano fosse per un piccolo incidente avuto con un'altra auto prima di entrare a incidere i pezzi, ma - Francesco scrive - "la storia futura avrebbe dimostrato che forse non era solo per quello". Fatto è che grazie alla demo, nel giro di un anno i Bambini Dell'Asilo sono diventati un punto di riferimento della scena bresciana e coloro su cui si accentravano le attenzioni di tutti nell'ambiente musicale della provincia e non solo.

Dopo il concerto all'Altaquota tutti erano felici ed entusiasti per quel che avrebbe portato il futuro. Tutti tranne Pablo che, il giorno seguente, chiamò Francesco dicendogli che avrebbe voluto smettere di suonare perché il live gli creava troppa agitazione; era molto giù di morale, ma Billi ed Ernesto, che lo conoscevano da anni, sapevano che dopo momenti di esaltazione e gioia, Pablo tendeva ad avere momenti di sconforto anche pesanti, solo che poi se ne andavano così com'erano venuti. In effetti, così successe anche in quel caso e i BDA, dopo una pausa, ricominciarono a fare le prove. Passava, insomma, dalle fasi creative, agitate, iperattive, a fasi di completo buio. Quel che è certo è che l'arte (e soprattutto la musica) era il suo modo per comunicarlo, per comunicare tutto. Si vedono, si sentono, nelle parole e nella voce, la sua sofferenza, la rabbia, la non accettazione di determinate cose e al tempo stesso la voglia di cambiamento, l’ironia e il sarcasmo. Me lo immagino come un bel tipetto, che quando stava bene non riusciva a star fermo un attimo per tanta era la creatività che il suo spirito e la sua mente generavano. Una mente che andava a mille all’ora, piena di idee ed entusiasmo. 

I momenti di equilibrio purtroppo erano sempre più rari e brevi, ma le cose peggiorarono seriamente quando in macchina Pablo investì un motociclista procurandogli dei danni abbastanza seri. A quanto si sa, non era nemmeno stata colpa sua, ma al di là di chi potesse essere stato a causare l'incidente, questo evento per lui fu un colpo fortissimo. Iniziò a scrivere sempre meno, anche se sempre meglio. 

Me lo vedo, ora, che sorride, scrive, suona, mentre osserva tutto quel che sta accadendo con orgoglio, libero da qualsiasi sofferenza, forse un po’ nostalgico, ma felice. Come potrebbe non essere felice, adesso, vedendo quanto amore, negli anni, è stato dimostrato a lui e ai Bambini Dell’Asilo? E quanta ammirazione, quanti segni positivi hanno lasciato nelle vite delle persone, in così poco tempo.

Riprendiamo, però, con la storia: in quel periodo Francesco e la sua band "Il Grande Omi" erano sotto contratto con il C.P.I., il Consorzio Produttori Indipendenti nato dalla fusione dell'etichetta "I Dischi del Mulo" con la casa di produzione "Sonica Factory". Pablo aveva mostrato picchi di creatività e voglia di fare, come quando una notte gli aveva fatto sentire "Diva", registrata al volo in quel momento e arrivata a noi grazie alla prontezza del fonico Carlo dell’Asta, che viveva ai tempi con Francesco e la sua compagna. Francesco, in seguito, fece ascoltare i pezzi dei ragazzi a Gianni Maroccolo, che per chi non lo sapesse è stato uno dei fondatori del C.P.I., insieme a Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti dei C.C.C.P., con Giovanni Gasparini, Marzio Benelli e Gianni Cicchi.  Se volete capire meglio di cosa si tratta cercate semplicemente su Google. Nonostante in quel momento l'etichetta non fosse nel suo miglior periodo ed avesse diversi problemi con la Polygram, Gianni mostrò grande interesse. Anche lui era stato conquistato da Pablo e dai Bambini Dell’Asilo.

I Bambini Dell'Asilo, con Omi e Carlo dell'Asta (fonico, come dicevo, e collaboratore della band di Francesco), si spostano dunque, per iniziare la pre produzione del loro primo album. I ragazzi, come per il demo tape, lavorano benissimo e tutto è molto veloce. Iniziano prima Billi ed Ernesto, poi Pablo registra le chitarre e, nonostante sia giù di corda, fa un gran lavoro. Il giorno dopo, dopo due tracce, Pablo molla la chitarra, annuncia che la tensione per lui è troppa e che non avrebbe mai più suonato.

Billi ed Ernesto si preoccupano, ma pensano sia un momento passeggero, com’ è già successo in altre occasioni; tutti tornano a casa, in attesa del momento migliore per riprendere e definire gli ultimi dettagli dell’album.

Il giorno dopo, però, Pablo non c’è più e il gelo avvolge un mondo in un lampo. L’album dei Bambini Dell’Asilo si ferma lì, dove Pablo lo aveva lasciato, congelato anch’esso, immobile.

Qualche tempo dopo, suo padre Mauro Bacchetti (compositore e musicista), fa in modo che l’album venga pubblicato. Alice lo aiuta con gli aspetti più formali, come l’iscrizione dei brani alla SIAE. La musica dei Bambini Dell’Asilo, così, non smette mai di suonare.

Tanti sono i pezzi inediti, rimasti su cassette e demo, senza la possibilità di farsi sentire e così accade che oggi, nel 2023 (iniziando mesi e mesi fa), Gianluca Braga, uno dei cari amici ed estimatori di Pablo e dei Bambini Dell’Asilo, in collaborazione con la Latteria Molloy di Brescia, crede sia il momento di fare una festa per lui e per rendere giustizia a quei magnifici pezzi rimasti inascoltati. Così, avviene una magia. Ventidue band partecipano a un enorme progetto in onore dei BDA e di Pablo. Ad alcune band viene proposto di reinterpretare brani editi dei BDA (dal loro primo ed unico album, postumo) e di riarrangiarle a seconda del proprio stile e delle proprie emozioni. Altre band hanno l’onore di portare alla luce brani inediti. Totalmente inediti. Rimasti solo su cassettine registrate alla meno peggio in sala prove, mentre venivano create e di cui erano nate le basi. I testi di Pablo, le melodie, i primi abbozzi ritmici di quando una band va in sala e inizia a mettere giù un pezzo.

A queste ventidue band si aggiungono altri due progetti musicali e tutti loro incidono i pezzi. Ventiquattro canzoni dei Bambini Dell’Asilo, dunque, saranno racchiuse in un album realizzato come tributo e omaggio ai BDA, alla loro storia e all’arte di Pablo. E mentre il tutto è in lavorazione, tante persone si muovono per continuare nell’organizzazione dell’evento. Sabato 4 febbraio, esattamente il giorno dopo il compleanno di Pablo, ventidue band si esibiranno sul palco della Latteria Molloy, per festeggiare la continuità, eterna, del talento. Per ricordare il viso fanciullesco di Pablo e la sua immensa profondità. Per rendere giustizia a brani rimasti praticamente inascoltati e rendere omaggio ai Bambini Dell’Asilo con tutti i pezzi che saranno portati sul palco, in quella che sarà certamente una serata da pelle d’oca e che, se ci sarete, non potrete dimenticare mai. Io di certo la porterò sempre con me, ne sono certa sin da ora, lo so già. L’energia di Pablo regna tra le note di ogni basso, ogni chitarra, si adagia dolce tra le sue parole, nel canto di ogni cantante che le pronuncerà. L’energia di Pablo è in ogni colpo di rullante, di tom, di piatto. L’energia di Pablo è, e sempre sarà, in ogni battito.

 

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sabato 15 ottobre 2022

Pepe


donna con vestito, vestito rosso, pepe, vita, luna

Togli il vestito, liberati 
di quel dubbio recintato,
metti un po' di pepe sul tuo amuleto.
Riempi il serbatoio di vita,
che la vita è cara, che la vita è una.
Salta in sella alla tua Luna 
e non fuggire da te,
perché la fuga è tecnica,
perché restare è arte.

domenica 30 gennaio 2022

Aiuta te stesso: "Ricorda che anche il David di Michelangelo, inizialmente, era un blocco di marmo"

Ricorda che anche il David di Michelangelo, inizialmente, era un blocco di marmo.
Ricorda che anche il David di Michelangelo,
inizialmente, era un blocco di marmo.

Ami scrivere, sei un aspirante scrittore o un'aspirante scrittrice? Aiuta te stesso, aiuta te stessa. Ci sono tre cose che devi avere: 1) pazienza 2) determinazione 3) tecnica. E questo discorso in realtà vale per tutti coloro che aspirano a realizzare qualcosa con la loro più grande passione; che si tratti di scrittura, di musica, di pittura o altro. Perché? Te lo spiego subito.

La pazienza è fondamentale

Devi sempre cercare il miglioramento e se non ne hai, non potrai raggiungere il risultato sperato. Non ci si può improvvisare scrittori e non è saggio pensare che basti il dono che ti è stato dato. Si può nascere con la scrittura nelle vene, così come per tutte le altre arti, ma non basta il talento. Non fare l'errore di pensare di essere al massimo delle tue potenzialità. La pazienza serve anche per attendere il momento più opportuno: a) per scrivere b) per proporsi a un pubblico. Un altro motivo per cui è importantissimo avere pazienza è che se devi catapultarti in un mondo, in questo caso quello editoriale, devi comprendere quali sono i suoi meccanismi e capire qual è la strada migliore per te. Se non hai ben presente questo aspetto, sarà come immergersi in una piscina olimpionica senza saper nuotare e senza avere un bagnino a soccorrerti.

La determinazione è il motore

La determinazione è un motore per te stesso e per il tuo obbiettivo. Prima di tutto, se non credi tu in quello che fai, non ci possono credere gli altri. In secondo luogo, la determinazione ti porta a investire tempo per raggiungere i risultati che speri, per ritagliarti degli spazi solo per te e per la tua grande passione. Anche se hai poco tempo (credimi, te lo dice una persona che ne ha veramente poco). Essere determinati non significa però "solo" crederci, significa impegnarsi davvero, perseverare sulla propria strada comprendendo quali sono i tuoi pregi e quali sono le tue limitazioni. Senza abbatterti da un lato e privo/a di presunzione dall'altro.

La tecnica e gli strumenti

Se vuoi fare il costruttore devi studiare parecchio e una volta fatto questo, devi imparare e riuscire a saper usare gli strumenti di lavoro. Ovviamente se scrivi, se fai musica, se dipingi e commetti un errore, non crollerà una casa, ma potrebbero crollare le tue speranze, la tua motivazione e potresti arrivare a pensare che "hai sbagliato tutto, sei un povero illuso". Se studi, ti impegni, cresci ed impari a usare gli strumenti su cui tanto hai lavorato, noterai un cambiamento incredibile, una maturazione eccezionale che non pensavi potesse fare così tanto la differenza.

In conclusione

Che i risultati raggiungibili siano "piccoli" (ma non sono mai davvero piccoli), "medi" o "grandi", se non fai tutto quello che è necessario per provare ad arrivare alla meta, non saprai mai dove saresti potuto arrivare. Se segui la tua strada con consapevolezza e facendoti aiutare, allora saprai di aver fatto tutto il meglio e, credimi, avrai vinto la tua sfida in ogni caso. Provaci, abbi pazienza, determinazione, tecnica. Aiuta te stesso. Aiuta te stessa.

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mercoledì 19 aprile 2017

Dimitra Milan: l'Arte del Sogno (the Art of Dream) - it/eng


"Dimitra Milan è un'artista già nota al mondo, fin dai suoi quindici anni (ora ne dicassette, ndr). I suoi straordinari dipinti si trovano in collezioni private di tutta Europa e degli U.S.A. Nata in una famiglia di affermati artisti, Dimitra ha svilpuppato il suo stile e la sua abilità in tenera età, presso il Milan Art Intitute in Arizona, fondato dai suoi genitori, Ellie e John Milan. I suoi dipinti possono essere definiti "realismo astratto", con elementi romantici che ritraggono atmosfere sognanti nelle quali tutto è possibile. I suoi capolavori, attraversano il simbolismo, provocano spesso profonde emozioni. Dimitra esprime amore, speranza, autenticità e bellezza, attraverso i suoi tratti. Trova spesso ispirazione dai sogni che fa la notte. Come disse Van Gogh, "Dipingo i miei sogni e sogno i miei dipinti" e lei vive anche di questo. La donazione per cause di beneficenza continua ad essere una parte importante del lavoro di Dimitra quale artista emergente. I suoi dipinti sono spesso donati a organizzazioni no profit che contrastano il traffico di esseri umani a alla "Comfy Cozied 4 Chemo" che si occupa di assistenza alle famiglie e ai bambini malati di cancro. Attraverso un intenso programma di studio a casa, Dimitra si è diplomata con due anni di anticipo e questo le ha permesso di concentrarsi totalmente sulla sua carriera artistica. Attualmente vive in Arizona con la sua famiglia e viaggia regolarmente, andando in Grecia (e in altre destinazioni sparse nel mondo), per fare nuove esperienze e trovare nuove ispirazioni. Quando non è viaggio, la si può trovare nella sua abitazione vicino a Phoenix, mentre dipinge nel suo studio o si dedica al suo amato cavallo tra i pittoreschi paesaggi del Sud Ovest."

Questa è la traduzione della biografia di Dimitra, tratta dal suo sito ufficiale. Ho scoperto questa meravigliosa artista un po' per caso, per mia grande fortuna e non ho esitato un attimo nel contattarla. I suoi dipinti e disegni, sono di una Bellezza e di una Profondità che ti lasciano senza fiato. Prima si rimane sbalorditi, poi si inizia ad entrare nell'opera ed è davvero come immergersi in un sogno meraviglioso. I suoi dipinti vanno persino al di la' di se stessi, perché si percepisce nettamente la possibiltà di essere partecipi di tutto quel che sta all'interno, dentro, dietro, ai suoi dipinti. Mondi interi da esplorare, sogni divenuti realtà, senza confini, liberi, puri. Il talento di Dimitra è unico, è Speciale, come ho detto anche a lei. E sono davvero molto felice di averla incrociata sul mio cammino; lei, così dolce ed entusiasta, che ti trasmette colore e sogno, anche solo attraverso le parole. [This is the translation of Dimitra's biography, adapted from her official website. I discovered this wonderful artist by coincidence and I didn't hesitate for a moment about contacting her. Her paintings espress a Beauty and a Depth that leave you breathless. At a first glance, they leave you stunned. Than, you start feeling like you're entering the artworks themselves. It's really like stepping into a wonderful dream. Her paintings go even beyond themselves, because it's clearly perceptible the possibility of partaking of all that is within, inside, beyond, of her paintings. Whole worlds to explore, dreams that become reality, borderless, free, pure. Dimitra's talent is Unique, Special, as I also said to her. And I'm really happy that my path crossed whith hers, so sweet and enthusiastic, who transmits colors and dreams, even just through her words.]

 “I want my artwork to inspire people to make them feel anything is possible. I want people to understand their true identity and believe in their destiny.“ ("Desidero che i miei lavori ispirino le persone per far sentire loro che tutto è possibile. Desidero che le persone comprendano qual è la loro vera identità e che credano nel loro destino") Dimitra Milan

"I want my art to be a window into another realm, bringing heaven to earth. Art changes everything, it transforms us from the inside out." (“Desidero che la mia arte sia una finestra verso un altro regno che porta il paradiso sulla terra. L'arte cambia tutto, ci trasforma dal profondo”) Dimitra Milan


Dimitra, immagino che tu abbia iniziato a disegnare e dipingere fin da bambina, ma quando ti sei resa conto che la strada artistica, come per i tuoi genitori, era anche la tua? Hai sempre pensato di portare avanti questa carriera? [Dimitra, I guess you started drawing and painting since childhood, but when did you realize that the artistic path , as for your parents, was even yours? Have you always thought to pursue this career?]

Ho iniziato a dipingere all'età di 12 anni, presso una scuola d'arte allora appena aperta dai miei genitori, il "Milan Art Institute". Mi hanno insegnato tutto: le tecniche ad olio classiche, il disegno, l'astratto, la tecnica mista e il collage. Ho appreso molte delle mie abilità da loro. I miei genitori sono stati per me un punto di riferimento per fare passi avanti nella mia carriera artistica, mi hanno aiutato a spianarmi la strada. Anche loro sono artisti di professione ed hanno passato la vita a vendere le loro opere. È stato sfogliando il loro Porfolio che mi sono resa conto che la passione della mia vita sarebbe stata l'arte, da qualche parte "lungo il cammino" ho trovato la mia voce come artista. Ho realizzato che creare queste atmosfere surreali con caratteristiche e qualità del sogno e raccontare una storia, era qualcosa di unico. Avevo bisogno di andare sempre più in là. Avevo bisogno di proseguire, sentivo fortemente che potevo davvero portare questa visione molto lontano. Più dipingevo, più miglioravo. Si sono dispiegate miriadi di possibilità e le porte si sono aperte. Così ho scoperto che essere un'artista era la mia vocazione. Mi divertivo da impazzire. Non posso dire di ricordare esattamente il momento in cui ho pensato che sarei stata un'artista. Credo la passione si sia sviluppata sempre più nel tempo e più vendevo opere, più mi sentivo sicura.ì del mio stile. E ho pensato... "che altro potrei fare della mia vita?". Credo sia stato tutto molto spontaneo. [I began painting when I was 12 at an art school my parents just opened, the Milan Art Institute. They taught me everything: classical oil techniques, drawing, abstract/mixed media, and collage. I learned many of my skills from them. My parents were a major factor for me advancing into my art career, they helped pave the way. They are professional artists themselves, making a living by selling their artwork. It wasn't until I took their Portfolio class, that I figured out my life-long passion would have been art. Somewhere along the way in that class, I found my voice as an artist. I realized creating these surreal atmospheres with dreamlike qualities, and telling a story, was something unique. I needeed to hold onto it. I needed to pursue this, I felt strongly I could really take it far. The more I painted, the better I became. Opportunities unfolded, and doors opened for me. This was how I knew being an artist was my calling. I thoroughly enjoyed it. I can't say I remember the exact moment of wanting to be an artist. I think it was a developing passion, and the more artworks I sold, the more confident I became in my skills. And I thought... "what else could I do with my life?" I think it was really that simple.]


Sei spesso ispirata dai tuoi sogni, ma... spiegaci cosa accade, cosa succede nella tua testa prima di iniziare un dipinto? [You are often inspired by your dreams, but ... explain to us what happens, what happens in your head before starting a painting?]

Il processo creativo è un qualcosa che cambia ogni volta per me. La maggior parte delle volte, quando sto per iniziare un nuovo pezzo, sono ispirata da una visione. La vedo nella mia mente. Parto da diverse immagini, fotografie, fatte da me o trovate online e dipingo dalle fotografie, cercando di catturare quello che ho visto. Inizio con una mistura di base di colori, ottenendo le forme principali. Poi in ore di lavoro e strati di pittura ad olio, giungo al risultato finale. Mi rendo conto di aver finito quando sono innamorata di ogni area del dipinto. [The creative process is something that changes all the time for me. For the most part, when I'm about to start a new piece, I'm inspired from a vision I see in my head. I start using several pictures or photos, that I may take myself or on the web, as references for my painting, trying to capture what I saw. I start with a loose under painting, getting the major shapes in. Then I'll put in several hours, and layers of oil paint to get the end result. I know I’m done with it when I feel that I can love every part of the painting.]

Quali sono le tue altre principali fonti d'ispirazione oltre ai sogni? [What are your other major sources of inspiration in addition to dreams?]

Trovo ispirazione ovunque. Dalla musica, dai viaggi, dalle fotografie, dai miei sogni, ma sento che.. per la maggior parte l'ispirazione arriva da Dio. Credo che Lui mi dia queste idee, che mi mostri cosa disegnare ad ogni nuovo dipinto. È Lui che mette la necessità nel mio cuore di creare una determinata immagine. E mi aggrappo a questa visione o a questo ricordo ed inizio da lì. Prego e chiedo "qual è il prossimo?" e così arriva a me. [I find inspiration everywhere. Music, travel, photo shoots, dreams, but mostly I feel like... it comes from God. I believe He gives me these ideas. He shows what to paint next. He places this need in my heart, to create a certain image. And I hang on to that vision or memory, and start from there. I pray and ask "what's next?" and it comes to me.]

Ci sono altre forme d'arte che ami in particolar modo? [There are other forms of art you love in a particular way?]

Amo e apprezzo tutte le forme d'arte. La musica, la danza, la fotografia, la regia, la recitazione e sono convinta che anche la buona cucina sia un'arte. L'arte è trovare la bellezza e incanalarla attraverso il proprio cuore, manentendo al tempo stesso abbastanza libertà per esprimerla al mondo. Ogni prospettiva è unica e bella. Credo davvero che in ogni singola persona, ci sia il potenziale per una creatività illimitata. Solo alcuni di noi però, hanno compreso come sbloccarla. Possiamo trasformare il mondo, una persona alla volta. [I love and appreciate all forms of art. Music, dance, photography, filming, acting and I even think good cooking is an art. Art is finding beauty, and channeling it through our own hearts, while being free enough to express it to the world. Each perspective is unique and beautiful. I truly believe inside every single person, there is the potential to express unlimited creativity. Only some us, have figured out how to unlock it. When we find a way to express ourselves in pure authenticity, we inspire others to do the same. We can transform the world, one person at a time.]


Dimitra, è chiaro, vedendo i tuoi sogni, i tuoi dipinti, che hai un amore folle per la nostra madre terra e sembra che tu voglia trasmettere anche l'importanza del rispetto che l'umanità dovrebbe avere per essa e il rapporto speciale che tutti potremmo avere con la natura se solo ognuno lo desiderasse davvero... è così? [Dimitra, it 's clear, seeing your dreams, your paintings, your love for nature, for our Mother Earth, is great. It seems that you also want to convey the importance of respect that humanity should have for itself and special connection that we all might have with nature if only everyone really wished it ... isn 't it so?]

Sono ispirata dalla natura e dalla bellezza che vedo attorno a me, amo stare all'aria aperta. Le mie opere non sono "letteralmente" ciò che si vede, donne in connessione con la natura. Può esserne il significato per alcune persone, ma non è tutto lì. Dipingo animali, perché credo possano rappresentare qualcosa di più profondo. Per esempio, una tigre può essere simbolo di fiducia, audacia e dell'essere fedele a chi si è veramente. Dipingo donne a animali insieme, per creare una storia che ci colleghi ad essa e che può significare qualcosa di diverso per ognuno di noi. Gli animali, la natura, sono sempre una via per definirci. Sono simboli delle nostre vite. Ho iniziato a dipingere queste cose e ho realizzato di aver dipinto la mia stessa vita e quel che stavo affrontando. Ogni cosa è collegata, ogni esperienza, sogno, pensiero, storia e così è per tutte le sensazioni legate ad esse. [I am inspired by nature and the beauty I see around me, I love being outdoors. My artworks aren't what you literally see, so woman connecting with nature. It can mean that to some people, but that's not all. I paint animals in my artwork, believing they can represent something deeper. For example, a tiger can be a symbol of confidence, boldness, and being true to who you really are. I paint women and animals together, to create a story we can relate to and that can mean something different for each of us. The animals/nature are ways to define us. They are symbols in our lives. I've painted these things, and I realized after that I've painted my own life and what I was facing. Everything is connected, every experience, dream, thought, story, and feeling all eventually connects.]

Tu parli all'anima. Cosa vorresti dire in questo momento alle anime che leggono...? [You speak to the soul. What would you say, at this time, to the souls who are reading ...?]

Potete fare qualsiasi cosa porti il vostro cuore. I sogni si vivono e possono diventare la vostra realtà. Bisogna mettere a fuoco, metterci passione, darsi degli obbiettivi e avere determinazione per arrivare alla meta. Quindi sognate senza paura e andate verso la vita che avete immaginato. Siete spiriti potenti, messi su questa terra con un destino e uno scopo. Siete dotati di una voce unica e il mondo è in attesa di sentirla. [You can do anything you set your heart to. Dreams are living, and they can become your reality. It takes focus, passion, setting goals, and determination to success. So dream fearlessly, and go after the life you have imagined. You are a powerful spirit, placed on this earth with a destiny and a purpose. You are gifted with your own unique voice, and the world is waiting to hear it.]

So che viaggi molto, per scoprire il mondo e per trovare nuove ispirazioni. Qual è il luogo che più ti ha lasciato senza fiato e che ti ha ispirato maggiormente durante i tuoi viaggi...? [I know you travel a lot, to discover the world and to find new inspirations. What is the place which has left you breathless and inspired you the most during your travels ...?]

La Grecia è di gran lunga il luogo che preferisco, da sempre. Sono legata davvero profondamente a questo paese. Le mie origini sono in parte greche ed ho anche dei parenti che vivono lì. [Greece is by far my favorite place, ever. I really connect deeply with this country. My heritage is part Greek, and I have family who live there.]

Stai lavorando a nuove opere giusto? Ci saranno, se vuoi anticipare qualcosa, nuovi intenti? [Are you working on new works, right? There will be new intents, if you want to anticipate something..?]

Si, sto lavorando a nuovi dipinti. Le nuove idee sono diverse. Desidero dipingere qualcosa di più astratto, di più "sciolto" e modelli più drammatici ed evocativi. Spero di riuscire ad ottenere quel che sto immaginando, ma si sa – come accade ad ogni artista - le cose vengono fuori sempre diverse da come si immaginano. E questo a volte è anche diventa anche un vantaggio per me... [Yes, I am working on new paintings. My next few ideas, are something different. I want to paint more abstract, more loose, and very dramatic, evocative models. I hope to achieve the look I'm going for, but as every artist knows, it always comes out different from what you see in your head. And sometimes, this is to my advantage...]

Hai in programma esposizioni? [Are you planning new exhibitions?]

Non ho ancora esposizioni in programma per ora. Spero di farne presto alcune in Grecia, ci andrò quest'estate. [No exhibitions are planned as of yet. I hope to have some in Greece soon, I'll be traveling there this summer.]

Se tu dovessi scegliere un colore che più di tutti ti identifica, riusciresti a scegliere? E... qual è la parola che ami di più in assoluto? [If you had to choose a color that identifies you, what would you choose? And ... which is the word you love most?]

Trovo molto difficile scegliere un colore preferito o che mi identifichi... Penso potrebbe essere un rosa pastello o un blu-grigio. Una delle mie parole preferite è... Fioritura. [It's difficult to me to choose a favorite color or one that defines me... I think maybe a pastel pink or blue-gray. One of my favorite words is... Efflorescence.]

Fioritura... Dimitra Milan. [Efflorescence... Dimitra Milan.]

giovedì 26 maggio 2011

Nonsense



Se fosse,
il delirio delle genti
un non senso artistico
avrei di che gioire.
Se fosse,
il massacro della bellezza
un assurdo poetico
avrei di che rallegrarmi.

venerdì 1 aprile 2011

Fondamenta


La terra umida che accoglie i nudi piedi di una corsa liberatoria.

Un bambino che ride vedendo un foglio bianco strappato dal padre.

I giovani e la potenza dei loro sogni, i vecchi e la potenza dei loro giorni.

Gli alberi che fioriscono e colorano i paesi.

La libertà di dire, scrivere, pensare.

Una lettera scritta con carta, inchiostro e polso sinuoso.

Rialzarsi, ricominciare, quando qualcosa va storto.

L'amore negli occhi del proprio compagno o compagna.

Tutto l'amore che doni, con il respiro tutto.

I genitori, uomini e donne, che sanno essere genitori, uomini e donne.
I figli, uomini e donne, che riescono ad essere figli, uomini e donne.

Tutte le forme d'arte, la creatività, l'espressione.

Il viso, la voce, il profumo di una persona cara.

La forza di continuare, la forza di amare.

La forza di amare la vita.